Il consiglio comunale approva un ordine del giorno: l'obiettivo è ridurre l'Imu per i proprietari del quartiere eco sostenibile non approvato dal Comune
Autore: Federica Lai il 18/03/2014 20:06
Su Stangioni e piana di San Lorenzo, dal Comune uno spiraglio di luce. Il Consiglio comunale approva un ordine del giorno presentato da tre consiglieri di maggioranza, Francesco Ballero, Claudio Cugusi e Davide Carta, che impegna la Giunta a rideterminare i valori di tutti quei terreni presenti a Cagliari e classificati come edificabili, ma che in realtà non lo sono, alleggerendo il gettito fiscale a carico dei proprietari, in virtù anche dell’adeguamento del Puc al Ppr. “L’obiettivo – ha spiegato il consigliere Claudio Cugusi, uno dei proponenti dell’ordine del giorno – è anche quello di eliminare o perlomeno ridurre le somme chieste per gli anni passati, ma questo saranno gli uffici a valutarlo. L’importante è che la Giunta si adoperi subito per risolvere questo annoso problema che riguarda molte aree di Cagliari”.
Un inizio di soluzione per i proprietari dei terreni nella piana di San Lorenzo, lungo la 554, e per quelli dei lotti del contestato quartiere di Su Stangioni, a pochi metri di distanza. Un’area ritenuta a rischio idrogeologico, così come tante altre presenti in città, ma che per il fatto di essere classificate come fabbricabili comportano dei tributi esorbitanti per i proprietari, ormai in preda alla disperazione con l’arrivo delle ingiunzioni di pagamento da parte di Equitalia Proprio nei mesi scorsi i 145 proprietari dei terreni nell’area di San Lorenzo, al confine con il Comune di Monserrato, insieme a quelli di Su Stangioni, che da anni hanno il progetto per un quartiere green ormai messo al palo, avevano cominciato una battaglia contro l’amministrazione comunale. Ora con questo ordine del giorno si spera in una celere soluzione del problema. “La Giunta deve intervenire subito – ha aggiunto il capogruppo del Pd, Davide Carta – accelerando l’adeguamento del Puc al Ppr, e riclassificando i valori dei terreni, anche alla luce di una recente sentenza della Cassazione che, in assenza di strumenti urbanistici, prevede la rideterminazione dei valori per i terreni non edificabili, nonostante il Puc li classifichi come tali. Sulla riscossione del tributo per le annualità pregresse saranno gli uffici capire se e come ridurre gli importi che sono stati chiesti”.