Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La società è sicura: «Rilancio possibile»

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2014


La ristrutturazione dell'azienda è già avviata: «C'è un piano aziendale che stiamo attuando da due anni, Abbanoa può essere salvata».
A parlare è Carlo Marconi, amministratore unico dell'ente idrico sull'orlo del precipizio. Ieri l'udienza di fallimento a Nuoro è stata rinviata: «Solo un fatto tecnico», prosegue Marconi. «Siamo tranquilli, aspettiamo la decisione del giudice. È nei poteri del pm presentare un'istanza di fallimento. Ripeto», prosegue Marconi: «C'è un piano aziendale, lo stiamo attuando. Stiamo sostituendo i contatori, e facendo il censimento di tutti gli utenti regionali. Infine, stiamo concludendo il sistema informativo dei database». In una nota dell'azienda si definisce l'istanza di fallimento priva di fondamento: da un lato per «la non fallibilità della società in quanto società pubblica; dall'altro per l'insussistenza dell'insolvenza, adeguatezza delle poste attive per onorare quelle di debito». Critico il presidente uscente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, che da quattro anni conduce una battaglia per dimostrare che Abbanoa «va demolita». Eletto consigliere regionale col Pd, Deriu chiederà subito all'assessore competente (Paolo Maninchedda) se sia mai stato commissionato «uno studio per definire l'ambito ottimale».
Anche perché i numeri non tornano: «Questo studio è essenziale per capire come gestire l'acqua in Sardegna. L'ambito ottimale deve avere 50 milioni di metri cubi e 500 mila utenti. In Sardegna Abbanoa ha un milione e 600 mila utenti e 250 milioni di metri cubi. Così com'è è un idromostro che rischia di dissestare le finanze regionali. Perché», conclude Deriu, «il debito vero, che nel 2010, quando già dicevo queste cose, era di 600 milioni, oggi è di quasi un miliardo di euro».
Lorenzo Piras