Le specie
Nei porti li amano. E da sempre, i pescatori, spiano i loro comportamenti per conoscere il tempo, sapere se laggiù, al largo, il mare farà capricci o resterà placido. Basta guardarlo mentre, immobile, il Re Gabbiano condivide gli spazi di una barca, di un molo con le altre specie. Col gabbiano comune, con la gabbianella, a volte col raro gabbiano corso dal becco rosso.
Il Gabbiano reale è il vero gigante della famiglia. Lungo anche 65 centimetri, può raggiungere un un chilo e mezzo di peso e un'apertura alare che sfiora i centocinquanta centimetri. È lui Jonathan Livingston , il volatile che adora volare, e gioisce nel farlo, inventato dalla penna di Richard Bach.
Testa nera e stazza ben più piccola è quella del Gabbiano comune , il Larus ridibundus, alto appena quaranta centimetri e con un'apertura alare di 110 centimetri. Il suo peso raggiunge i 400 grammi. A differenza del “fratello maggiore” ha scelto di restare sulle scogliere e comunque dove il mare ancora incontra la terra o dove l'acqua è presenza perenne.
Larus minutus, lo chiamarono gli studiosi del passato, per contraddistinguere la specie più piccola di tutte le altre. Gabbianella , ribattezzò il volgo questo piccolo uccello del peso di 130-140 grammi lungo appena una trentina di centimetri. Leggero e veloce ha una grande dote: è un vero campione di tuffi grazie ai quali cattura le sue prede. (a.pi.)