Duro attacco di Fratelli d'Italia sulla questione stadio
Autore: Maurizio Bistrusso il 13/03/2014 13:24
Vergogna Sant'Elia, Nostalgia di Is Arenas. Parole forti, quelle usate da Fratelli d'Italia che sta diventando una delle principali forze di opposizione al governo targato Zedda. Sul caso dello stadio, il portavoce regionale Salvatore Deidda non usa mezzi termini: "Il Cagliari calcio tornò allo stadio Sant’Elia con la garanzia che la capienza sarebbe stata completa entro dicembre 2013 o comunque al più presto possibile. Così non è stato, sia per i problemi con le imprese e il Cagliari Calcio sia perché il l’Amministrazione di Cagliari ha un atteggiamento imbarazzante verso l'argomento e non sembra minimamente preoccuparsi che partita dopo partita stiamo arrivando a fine campionato», prosegue Deidda.
«L’anno scorso venne abbandonato Is Arenas, stadio sanabile nel breve tempo e frutto del lavoro di un’Amministrazione coraggiosa, con un tavolo tra Comune di Cagliari, Regione Sardegna e società Cagliari Calcio (Come abbiamo inutilmente chiesto in Regione con questa mozione di Matteo Sanna - Teodoro Rodinhttp://consiglio.regionesardegna.it/XIVLegislatura/Mozioni/Moz266.asp , Le responsabilità sono ben chiare e a questo punto, politicamente e con onestà intellettuale, l’Amministrazione dovrebbe rendere conto del proprio operato, ma in realtà appare chiusa nel silenzio se non per annunciare trattative con gli americani. Giusto ma basta questo per darci uno stadio? Di concreto non c’è niente e l'interrogativo è rivolto al prossimo campionato: Dove giocherà il Cagliari Calcio?. Perchè allora non riprendere il discorso Is Arenas, temporaneamente? Come abbiamo chiesto inutilmente la legislatura appena terminata. L’altro interrogativo è di tipo generale, sulle condizioni degli altri impianti sportivi nel capoluogo di Regione. Perché in questo ultimo fine settimana la finale di calcio a 5 si è divisa tra Sestu e Quartu Sant’Elena, registrando un ottimo successo di pubblico e gradimento non si è giocata a Cagliari? Forse perché non ha impianti adeguati alle nuove misure? Non si ha più oramai la forza di indignarsi per una situazione di precarietà e mediocrità. Il risvolto più triste di questa vicenda".