Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oggi l'addio di Milia diventerà ufficiale

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2008

Provincia. Alle 10.30 si riunirà il consiglio per valutare l'incompatibilità con l'incarico alla Proservice



Dall'annuncio delle dimissioni alla deposizione agli atti. Oggi, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, il presidente della Provincia Graziano Milia dovrebbe ufficializzare le sue dimissioni. Non si può ancora sapere se prenderà parte al consiglio provinciale, che avrà inizio alle 10.30, nell'ex cappella di via Giudice Guglielmo, dove potrebbe confermare la sua decisione, oppure si limiterà a inviare una comunicazione alla Segreteria generale della Provincia, rendendo anche in questo caso ufficiale il suo annuncio. È comunque certo che quella di stamani sarà un'aula infuocata.
L'ULTIMA ASSEMBLEA Il consiglio dovrà ripartire dalla questione rimasta in sospeso dall'ultima assemblea: la contestazione della causa di incompatibilità del presidente della Provincia, che lo scorso 5 dicembre è stato nominato presidente della società partecipata Proservice. Due incarichi appunto incompatibili. «Se Milia non dovesse fare dichiarazioni di nessun tipo né comunicare nulla, è chiaro che l'ordine del giorno non subirà variazioni. Tratteremo dell'incompatibilità con la presidenza di una società a partecipazione della Provincia», spiega il presidente del consiglio Roberto Pili.
Sarà comunque altamente improbabile, alla luce delle dichiarazioni di Milia dei giorni scorsi. «Nell'eventualità dovesse comunicare la sua decisione, prima o nel corso dei lavori in aula, il consiglio si dovrà regolare di conseguenza». Difficile, comunque, che non arrivi un segnale e che in consiglio si discuta di incompatibilità. «C'è da dire che dalla deposizione agli atti dovranno trascorrere ventiquattro ore. Tutto quello che si discute in aula deve seguire la trafila legata al regolamento del Consiglio. E, chiaramente, ci baseremo sugli atti ufficiali».
IL FUTURO In seguito alla formalizzazione delle dimissioni di Milia, annunciate nei giorni scorsi e che hanno lasciato il Pd nello stupore più assoluto, in caso di conferma dovrebbero trascorrere venti giorni perché diventino definitive, nel caso in cui non si manifesti una marcia indietro. Mossa che sarà strettamente legata a un'eventuale candidatura alle elezioni regionali. Se questo non dovesse avvenire, anticipa ancora Roberto Pili, «Milia dovrebbe reiterare la sua volontà di dimettersi, in questo caso, al vicepresidente della giunta regionale Carlo Mannoni, cui spetterà il compito di nominare un commissario». A quel punto si dovrà pensare alle elezioni anticipate. Si potrà votare tra aprile e giugno ed è probabile che le date coincideranno con quelle delle elezioni europee, previste all'inizio dell'estate.
MARIANGELA LAMPIS

29/12/2008