Ecco i dodici assessori della nuova Giunta regionale: confermati quasi tutti i nomi circolati fin dal giorno successivo alla domenica elettorale. La parte del leone la fanno il Partito democratico, con 4 assessori, subito dietro Pigliaru con tre. Cinque donne e sette uomini, quasi rispettata la “parità di genere”. Domani la prima riunione della Giunta, il giuramento ufficiale entro la prossima settimana, durante il primo Consiglio.
CAGLIARI - Un parto lungo quasi un mese: tanto è servito a Francesco Pigliaru per riempire le dodici caselle della sua Giunta regionale. Un percorso “normalmente complicato, fanno parte della coalizione forze politiche con visioni del mondo identiche ma con sfumature. Sono soddisfatto del risultato”, dice Pigliaru nella conferenza stampa di presentazione della Giunta. Il neo presidente della Regione, insomma, non nasconde le difficoltà vissute nel trovare la quadra ma, contemporaneamente,ammette che sa benissimo che adesso inizia davvero la fase “operativa”. Ovvero, governare per cinque anni la Sardegna. Cercando, per quanto possibile, di far camminare parallelamente gli interventi “straordinari”, quelli “ordinari” e quelli “ad ampio respiro”, cioè mirati al futuro dell'isola. Lavoro, edilizia scolastica, semplificazione della burocrazia, allentamento del Patto di stabilità: questa la linea di azione tracciata da Pigliaru. Con qualche “ritocco” da fare in tempi rapidi in merito a vari atti prodotti dal governo uscente di centrodestra, su tutti il Pps.
“Metteremo subito mano al piano paesaggistico regionale di Cappellacci, lo ha adottato in una maniera irrituale. E' un atto che richiede molta attenzione. Il paesaggio ha un suo valore, e serve come volano per il turismo, lo sviluppo e l'ambiente. Discuteremo coi tantissimi comuni sardi che non hanno potuto adeguare il Puc al Ppr, scioglieremo questo nodo in modo rapido, anche per consentire investimenti di qualtià di privati del settore dell'edilizia”, afferma deciso Pigliaru.
Il neo presidente regionale ha già in mente la road-map da portare avanti, la stessa della campagna elettorale. “Siamo già operativi, soprattutto sull'enorme problema del lavoro. Dobbiamo dare speranza ai giovani disoccupati e alle fasce più deboli”. I problemi da risolvere abbondano, Pigliaru ne è consapevole: “La nostra è una squadra capace, dotata di sguardo lungo, indispensabile per poter progettare anche l'isola del futuro prossimo”, afferma Pigliaru. Non tutti i nuovi assessori hanno alle spalle esperienze politiche: “Ci sono però tutte le competenze”, puntualizza il presidente, “se si vuole innovare e si vogliono affrontare i problemi, qualche elemento va sottolineato così come qualcun altro va messo da parte”.
Ed ecco i dodici nuovi assessori regionali. I tre scelti da Pigliaru sono Raffaele Paci (Bilancio, 58 anni, professore ordinario di Economia applicata nella facoltà di Sienze politiche dell'Ateneo cagliaritano), Luigi Arru (Sanità, 53 anni, presidente dell'Ordine dei medici di Nuoro e dirigenemedico al San Francesco) e Donatella Spano (Ambiente, 56 anni, professorre ordinario in Scienze e tecnologie dei sistemi arborei e forestali all'Università di Sassari). I quattro assessori espressione di più correnti del Pd sono Gianmario Demuro (Affari generali, area Soru, 53 anni e professore ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Cagliari), Cristiano Erriu (Urbanistica, area Fadda, 50 anni, attuale presidente dell'Anci Sardegna e sindaco di Santadi, ruolo che dovrà lasciare), Massimo Deiana (Trasporti, area Cabras, 52 anni, è docente di diritto della Navigazione all'ateneo cagliaritano ed è stato preside della Facoltà di Giurisprudenza) e Virginia Mura (Lavoro, fa parte della minoranza interna al Pd degli ex Ds, 64 anni, laurea in Giurisprudenza in tasca e direttore della Direzione regionale per il Lavoro). Completano il quadro Elisabetta Falchi (Agricoltura, vicina ai RossoMori, 49 anni, imprenditrice agricola e presidente regionale di Confagricoltura), Claudia Firino (Istruzione, Sel, 35 anni, project manager presso il Cnr e vari titoli conseguiti dopo la laurea in Scienze politiche), Paolo Maninchedda (Lavori pubblici, leader del Partito dei Sardi, 53 anni, professore di Filologia Romanza alla facoltà di Lingue di Cagliari), Francesco Morandi (Turismo, espressione del Centro Democratico, 50 anni e professore di Diritto del Turismo e della Navigazione a Sassari) e Maria Grazia Piras (Industria, area Sardegna Vera, 61 anni, presidente regionale del Fai e nel cda del Banco di Sardegna).