L'interrogatorio è durato tre ore: si è parlato anche del nuovo sovrintendente
Un colloquio per parlare «degli ultimi fatti accaduti al Lirico»: frase sibillina quella pronunciata dal sindaco Massimo Zedda ieri alle 17,35 quando ha varcato la porta dell'ufficio del pm Giangiacomo Pilia. Su richiesta del primo cittadino, era in programma l'interrogatorio che segue la chiusura dell'indagine nei suoi confronti per il doppio abuso d'ufficio legato alla nomina di Marcella Crivellenti come sovrintendente del Teatro e la revoca di Giorgio Baggiani dal consiglio di amministrazione. Ma l'appuntamento, seguito dagli avvocati Giuseppe Macciotta e Fabio Pili, è durato oltre tre ore: si è parlato certamente anche di altro.
Nel primo caso - la nomina di Crivellenti - il reato secondo gli inquirenti era consistito nell'aver «procurato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale» alla manager barese, cui venne affidato l'incarico nonostante non avesse partecipato alla manifestazione pubblica d'interesse e non avesse presentato nei termini indicati dal bando alcun curriculum» a fronte dei 44 arrivati in Municipio. Una decisione sulla quale aveva «perseverato» nonostante le riserve e le rimostranze di alcuni membri del Cda che «manifestavano palesemente la non adeguatezza» della donna a ricoprire il ruolo. Per Baggiani invece, nominato da Emilio Floris poco prima delle elezioni e sostituito da Zedda nel dicembre 2012 con Corrado Cabras, il sindaco avrebbe «intenzionalmente provocato un danno ingiusto al consigliere escluso omettendo ripetutamente di dare corso al suo insediamento, non provvedendo alla verifica della regolarità della sua nomina e infine mandandolo via».
Ma forse ieri si è parlato anche delle due sedute del Cda del Lirico del 7 marzo (straordinaria) e di due giorni fa, durante le quali si sarebbe discusso del contratto di Mauro Meli, sovrintendente arrivato a Cagliari a gennaio dopo che il Tar a novembre aveva giudicato illegittima la nomina di Crivellenti. Qualcuno avrebbe ipotizzato un accordo di 4 anni, ma a breve questa carica sarà affidata dal ministero competente e non più dal Cda. Quello del Lirico di Cagliari scade a settembre, e il rischio era trovarsi tra pochi mesi con un dirigente da cambiare dovendogli però pagare altri tre anni e mezzo di stipendio. Così martedì il consiglio ha approvato all'unanimità di proporre un contratto fino alla scadenza del Cda. Meli si sarebbe detto disponibile a firmare (si parla di 120 mila euro di compenso), e si sarebbe proposto anche come direttore artistico dell'ente. Un doppio ruolo che però ha sollevato dubbi e di cui il Cda discuterà lunedì. Intanto il pm deciderà se chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio di Zedda.
Andrea Manunza