STRISCE BLU. Il comandante dei vigili: «La Corte di Cassazione ci dà ragione»
«Le multe per sosta nelle strisce blu con ticket scaduto non vanno pagate». Il parere del ministero dei Trasporti sull'illegittimità delle contravvenzioni avrà due conseguenze strettamente collegate: aumenteranno i ricorsi e la confusione. Secondo alcune associazioni di consumatori, la Polizia municipale deve sospendere le contravvenzioni emesse negli ultimi 2 mesi e prepararsi a restituire i soldi incassati dal 15 marzo 2010 (data del parere ministeriale). Una soluzione che al Comune non vogliono neanche prendere in considerazione: «La Corte di Cassazione dice il contrario». Insomma, un classico caso di corto circuito tra strutture dello Stato.
IL PARERE MINISTERIALE All'origine del caos c'è il parere numero 25.783 di quattro anni fa del ministero dei Trasporti, e rispolverato dal Corriere della sera. «L'eventuale evasione tariffaria - spiega il direttore generale della Sicurezza stradale, Sergio Dondolini - non configura violazione alle norme del Codice della strada, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure iure privatorum a tutela del diritto patrimoniale dell'ente proprietario o concessionario». In pratica per il Ministero è legittima la multa per non aver pagato la tariffa del parcheggio senza aver esposto la ricevuta sul cruscotto ma non per aver lasciato l'auto oltre l'orario consentito.
MULTE LEGITTIME Mario Delogu, comandante della Polizia municipale, non sembra sorpreso. «È una vicenda che si propone ciclicamente». Sarà, però il parere è del Ministero, si presume autorevole. «La Corte di Cassazione, in diverse sentenze (l'ultima è la numero 30 del 9 gennaio 2012) ha stabilito che le multe per sosta oltre il limite consentito nei parcheggi a pagamento sono legittime». In pratica i giudici supremi non fanno differenza tra strisce blu e strisce bianche. «Nel 2013 sono stati presentati quattro ricorsi al giudice di pace: tre sono stati a nostro favore, uno è ancora pendente». La discordanza con il parere del Ministero crea confusione tra gli automobilisti. «Probabilmente ci sono lacune interpretative. Per noi il tagliando costituisce mezzo di controllo della sosta, come il disco orario. Ai gestori rimane la possibilità di recuperare le ulteriori somme dovute». Tradotto, i soldi con cui si sarebbe dovuto pagare il ticket per il tempo sforato.
PARKAR E APCOA Il presidente di Parkar Ezio Castagna ha un carattere spigoloso ma almeno è disponibile. Lo stesso non si può certo dire per i vertici di Apcoa (l'altro gestore dei parcheggi a pagamento). «Non incassiamo un centesimo dalle multe. Seguiamo solo le disposizioni del Comune».
Andrea Artizzu