Era destinata a soccombere, la maestosa fitolacca di via San Saturnino. Aveva le ore contate e una benna incombente alle spalle pronta ad abbatterla. Ma quella pianta, qualcuno, in silenzio, l'amava. Così tanto da far crescere un vero e proprio movimento di protesta capace di fermare il volere di chi avrebbe voluto, nel nome di un progetto di restauro della strada e dei muraglioni di contenimento dei giardini di Terrapieno, trasformarla in legna da ardere.
Residenti e associazioni hanno detto no. E così è stato. Il Comune è stato costretto a far marcia indietro e correggere, in corso d'opera, il progetto proprio per salvare l'albero. E non solo la grande fitolacca. Anche se alcune delle sue sorelle, magari più giovani, adesso non ci sono più, lungo quella strada nascosta che i cagliaritani di Villanova avevano ribattezzato, un tempo, via delle coppie per l'utilizzo degli angoli più appartati da parte di fidanzatini in cerca di privacy.
C'era già, 50 anni fa, quel mastodontico albero arrivato da lontano, oggi spogliato delle sue chiome per poter meglio intervenire. Ora gli operai hanno rinforzato il giardino che l'accoglie davanti all'ex sede de L'Unione Sarda di via Regina Elena, piazzato una rete metallica per contenere la breve scarpata. Per la fitolacca, è stata la salvezza. (a. pi.)