SANT'ELIA. Il dramma di una donna

Il dramma di un alloggio popolare conteso arriva all'attenzione del Consiglio comunale. Pioggia di volantini ieri davanti al Palazzo Bacaredda dalle donne dell'associazione Sant'Elia viva, in protesta contro l'imminente sfratto che lascerà sulla strada Linda De Agostino, da anni in guerra con l'ex compagno per l'assegnazione di un appartamento comunale nel Borgo vecchio del quartiere popolare.
L'associazione poche settimane fa era riuscita a scongiurare l'intervento dell'ufficiale giudiziario ma la decisione del giudice è stata rinviata al 3 aprile. «Uno sgombero ingiusto - secondo Giuseppina e Rita De Agostino, sorelle di Linda e socie di Sant'Elia viva - perché si vuole danneggiare una donna fragile, ritenuta invalida al 100%, che vive dal 1996 nella casa che le vogliono togliere perché non è regolarmente sposata».
Nel frattempo prosegue la lotta di parenti e rappresentanti dell'amministrazione perché sia annullato il provvedimento. La Commissione alloggi nel dicembre 2012 si pronunciò contro il subentro della De Agostino, Marisa Depau (Sel), membro della stessa commissione, è convinta che l'amministrazione possa tornare sui propri passi: «Stiamo sollecitando gli uffici a riesaminare la pratica e riconoscere i diritti della donna».
Luca Mascia