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Castello, contro il multipiano l'ombra del ricorso al Tar

Fonte: web SardegnaOggi.it
12 marzo 2014

Contro il parcheggio interrato a Castello pronto un ricorso al Tar. Presidio in Municipio, gli ambientalisti di Italia Nostra annunciano: "Se non ci ascolteranno andremo in Tribunale". E rilanciano: "Il Comune utilizzi i soldi per riprendersi il multipiano in via Regina Elena".


CAGLIARI - Dopo la protesta arrivano le proposte. Cagliari Social Forum, Presidio piazzale Trento, Italia Nostra e cittadini contrari al parcheggio interrato in via Cammino Nuovo, dopo la manifestazione di sabato mattina questa sera si sono dati appuntamento davanti a Palazzo Bacaredda, con il Consiglio comunale in corso, per ribadire le ragioni del no al progetto della Giunta: sostengono che le procedure con le quali il piano viene portato avanti siano illegittime perchè "contrarie al Ppr, in assenza dell'adeguamento del Puc al piano paesaggistico e soprattutto attuate grazie all'articolo 13 del piano casa, già dichiarato incostituzionale dal Consiglio di Stato". Per questi motivi Maria Paola Morittu, portavoce di Italia Nostra, è pronta a inoltrare un ricorso al Tar: "Se non ci ascolteranno lo faremo" attacca, ma al tempo stesso formula una proposta.

L'alternativa per liberare il quartiere Castello dalle auto potrebbe essere quella di fare entrare in funzione, a pieno regime, il multipiano costruito oltre dieci anni fa sul versante di via Regina Elena, gestito dalla multinazionale Apcoa e scarsamente utilizzato. "Noi chiediamo che parte dei 15 milioni del progetto del parcheggio di via Cammino Nuovo vengano dati ad Apcoa come indennizzo". L'obiettivo sarebbe quello di interrompere la concessione in essere in modo tale da far rientrare la disponibilità degli stalli in capo al Comune e gestirli in maniera efficace: "A quel punto - conclude - ci sarebbero davvero 400 posti auto e si potrebbe fare un vero parco dall'altra parte".

Andrea Deidda