Costume
Inizia a settembre la seconda edizione di “A chent’annos in salude”, il progetto organizzato da Provincia di Cagliari e Coni regionale dedicato agli over sessantacinque. Otto i centri da trovare attraverso un bando, finanziato dalla Provincia con 30mila euro, per poter permettere agli anziani di svolgere esercizi fisici con l’aiuto e il monitoraggio costante di specialisti.
CAGLIARI - Tre volte alla settimana per sessanta minuti, il via ufficiale non prima dell’estate. Prima bisogna formare 30 laureati in scienze motorie, attuare vari protocolli di abilitazione e soprattutto coinvolgere i circa 200 medici del territorio provinciale cagliaritano. Insomma, una serie di step che culmineranno con la seconda edizione di “A chent’annos in salude”: l’anno scorso hanno partecipato 90 anziani, ma adesso la fetta di fruitori potrebbe decisamente espandersi (l’obbiettivo è di almeno 360 over sessantacinque). Infatti, le otto palestre saranno in varie città: Cagliari, certo, ma anche Assemini, Capoterra, Elmas, Monserrato, Quartucciu, Quartu sant’Elena, Selargius e Sestu.
La Provincia ha messo sul piatto 30mila euro, denari comunque insufficienti per pagare il servizio vero e proprio: tuttavia, ogni anziano non spenderà più di trenta euro al mese. Esercizi di aerobica e di uscita dalla fase di defaticamento, oltre ai cosiddetti “movimenti della vita”, coè attività utili per la postura e esercizi antigravitazionali, già studiati in biomeccanica. “Le palestre, preferibilmente gestite da privati, saranno scelte entro aprile, tra pochi giorni sarà infatti pronto il bando. I costi per gli anziani saranno calmierati”, spiega Gian Mario Migliaccio, direttore scientifico regionale del Coni della Scuola regionale dello sport, “l’epoca della ginnastica dolce è finita, è utile ma non sufficiente”. Pietro Cadau, commissario straordinario della Provincia, parla di un “progetto delle buone pratiche, l’augurio è che una buona parte della popolazione risponda al nostro invito”, e snocciola numeri che ben fanno capire quanto sia numerosa la pattuglia degli over 65: “Nelle sole otto città dove il progetto prenderà corpo si tocca la quota di sessantacinquemila unità”. Cadau annuncia anche “l’acquisto di almeno trenta defibrillatori, possibile grazie allo stanziamento nel bilancio dell’anno scorso di cinquantamila euro, cifra che verrà raddoppiata entro dicembre”.
Roberto Pili, ex presidente del consiglio provinciale, è il responsabile scientifico del progetto “Elders in action” e presidente della medicina sociale: “Presenteremo il progetto “A chent’annos in salude” quando andremo a Bruxelles per definire il quadro delle buone prassi. E’ una grande scommessa, certificata dal guadagno di salute con l’attività motoria. Coinvolgeremo anche la Regione, a fine percorso porteremo dei dati scientifici e daremo alla medicina territoriale sarda la possibilità di avvalersi di questo sistema terapeutico di prevenzione. L’auspicio”, aggiunge Pili, “è che il sistema sanitario prescriva ai pazienti un simile progetto”. E Gianfranco Fara, presidente regionale del Coni, osserva che “è una grande opportunità per gli over sessantacinque, faremo la cernita delle palestre che hanno le caratteristiche migliori, di solito è più semplice con quelle private”.