Sette i titoli in cartellone: un balletto e sei opere: Norma, Il Flauto Magico, Turandot, Tosca, Traviata, gli Stivaletti. Meli: “Aumentare del 40% il numero degli abbonati, portare i giovani e i turisti a teatro nella stagione estiva”
redazione@cagliaripad.it
I capolavori operistici di Bellini, Mozart, Puccini, Verdi e la grande danza classica con Cajkovskij. Ritorna dal 24 aprile al 30 dicembre la nuova Stagione di Lirica e Balletto del Teatro Lirico di Cagliari. Sette i titoli in cartellone: un balletto e sei opere: Norma, Il Flauto Magico, Turandot, Tosca, Traviata, gli Stivaletti.
"Titoli di richiamo, grandi nomi e produzioni importanti – ha sottolineato il nuovo sovrintendente Mauro Meli che ha annunciato le sue sfide: aumentare del 40% il numero degli abbonati, portare i giovani a teatro ma anche i turisti nella stagione estiva in occasione della Turandot". Quest'anno sono sette i turni di abbonamento, uno in più rispetto allo scorso anno.
L'apertura è affidata alla Norma di Bellini. La seconda opera, in scena dal 30 maggio all'8 giugno, è Il Flauto Magico di Mozart. Ritorna poi sui palcoscenici cagliaritani un altro titolo di grande richiamo, Turandot di Puccini, in scena dal 27 giugno al 16 agosto per quindici rappresentazioni. Il nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari si avvale, per la scenografia, dell'artista sardo al suo debutto nell'opera lirica: Pinuccio Sciola, e "il sogno è metterla in scena nell'arena esterna contigua al teatro Lirico", ha sottolineato Meli.
La Stagione riprende, dopo la pausa estiva, dal 3 al 12 ottobre con Tosca di Puccini. Si prosegue dal 7 al 16 novembre con Traviata nel celebre allestimento di Karl-Ernst e Ursel Herrmann, che registra anche il debutto a Cagliari, nel ruolo di Alfredo, del tenore sardo Francesco Demuro. Dal 22 al 30 novembre ritorna la grande danza classica con Schiaccianoci di Cajkovskij, con l'allestimento del Balletto del Teatro Stanislavskij di Mosca e la coreografia di Vasilij Vajnonen.
Chiude la stagione, dal 19 al 30 dicembre, Gli Stivaletti, sempre di Cajkovskij, che ritorna dopo 14 anni a grande richiesta.