Fine settimana decisivo
CAGLIARI
Full immersion. Oggi e domani il presidente Francesco Pigliaru lavorerà sodo e solo per completare la giunta. Dopo aver aspettato i partiti, dopo averli consultati tutti e undici, il professore pare abbia perso la pazienza. In queste ultime ore, non ha lanciato un vero ultimatum al centrosinistra ma qualcosa di simile. Perché lui al massimo mercoledì, sempre che due giorni prima la Corte d’appello ufficializzi il risultato elettorale del 16 febbraio, vuole avere le dodici caselle riempite di nomi. Poi non è detto che presenti gli assessori subito dopo, ma certo non ha più intenzione di essere tirato per la giacchetta da questo o quel gruppo e soprattutto pretende che i partiti risolvano in fretta gran parte delle beghe interne che finora hanno bloccato le trattative. L’incontro col Pd. In questo fine settimana l’agenda del presidente è fitta di appuntamenti. Eppure quello più importante dovrebbe essere all’inizio della prossima, martedì, quando incontrerà la delegazione del Pd, composta dal segretario Silvio Lai, dal capogruppo Gianfranco Ganau, dai consiglieri regionali Pietro Cocco e Gavino Manca e dai deputati Siro Marrocu e Gian Piero Scanu. Martedì, è questa la promessa fatta al governatore, il Pd presenterà la sua squadra. Squadra che dovrebbe essere di quattro, con tre assessorati assegnati al correntone Cabras, Fadda, Loi e Soru, e uno ai sostenitori di Francesca Baracciu, cioè soprattutto i renziani della prima ora. Se invece la richiesta sarà di cinque posti, il quinto dovrebbe essere per la minoranza della minoranza, i sostenitori di Cuperlo. Foto di gruppo. È ancora sfocata. Sulla scena continuano ad apparire possibili candidati soprattutto riconducibili ai partiti minori, ma le certezze restano davvero poche. Ad esempio non è più scontato che il duo Pdci-Rifondazione (insieme sono la Sinistra Sarda) rinunci all’assessorato. Anzi, secondo alcune indiscrezioni la coppia potrebbe aver rilanciato dopo aver ottenuto la disponibilità da parte di un ex parlamentare dalle sicure competenze. Il nome è segreto, ma alcuni – soprattutto sulla Rete – hanno ipotizzato quello di Antonio Attili, con un passato alla Camera con l’Ulivo, poi fra i fondatori di Sinistra democratica e un successivo passaggio in Sel da cui è uscito l’anno scorso per dar vita al movimento La Sinistra. Attili è considerato da sempre il vero padre della continuità territoriale aerea, la legge istitutiva porta ancora il suo nome, e quindi i trasporti dovrebbero essere la destinazione naturale, ma quella è proprio una delle deleghe a cui il Pd non vuole rinunciare. Dunque, invece di avere un problema in meno Pigliaru potrebbbe averne persino uno in più da risolvere. Quarto polo. Il gruppo di Sardegna vera (Idv-Verdi, Socialisti, Upc e La Base) continua a essere dato per sicuro in giunta anche se la delega assegnata è ancora incerta. Ma l’aver allargato ancora la foto di gruppo potrebbe essere anche questo un altro paletto intorno a cui il presidente dovrà fare lo slalom in questo fine settimana decisivo. (ua)