CAMMINO NUOVO. Contestata la scelta dell'amministrazione
«Come ho fatto saltare il parcheggio di via Roma, posso far saltare quello di via Cammino Nuovo, progetto che abbiamo ereditato». È passato un anno da quando il sindaco Zedda pronunciò quelle parole: era il 22 marzo 2013, al Palazzo Regio era in corso un convegno di Legambiente su Castello e il primo cittadino fu incalzato da una contestatrice. «Quel parking consentirà di eliminare gli stalli di superficie», si difese il sindaco, «il gioco vale la candela: da Santa Croce non si vedrà più una distesa di lamiere. Nulla comunque è immodificabile».
Affermazioni che non convinsero. Risultato: mese dopo mese, il numero dei contestatori è aumentato. Fino alla manifestazione di ieri in piazza Yenne (200 persone) promossa da Italia Nostra e Social Forum. «Pretendiamo coerenza», tuona l'ex presidente della Circoscrizione, Gianfranco Carboni. «Quando Zedda era all'opposizione osteggiava il parcheggio, ora lo vuole». «Le nostre osservazioni non sono state recepite», polemizza Maria Paola Morittu (Italia Nostra), «quel progetto viola il Ppr: parlano di parco ma fanno un parcheggio». Per Maria Antonietta Mongiu, assessore alla Cultura sotto la Giunta regionale Soru, il progetto è da accantonare: «Meglio restaurare le mura». Il senatore Roberto Cotti (M5S) porterà il caso in Parlamento. Martedì alle 17 nuovo sit in davanti al Municipio.
Paolo Loche