«Pasqua è bigiotteria, Sant'Efisio gioielleria». Il direttore del T Hotel, Davide Collu, la pensa così. «Per tradizione», dice, «il turismo pasquale non è molto sviluppato. Per Sant'Efisio c'è più movimento». Sarà così anche quest'anno? «Al momento il trend è identico al 2013 che non è stato certo strepitoso. Confidiamo sulla voglia della gente di lasciarsi alle spalle l'inverno». I soggiorni saranno brevi? «Due-tre notti. Molti prenoteranno a ridosso, dato che i last minute non sono più un fenomeno ma una modalità d'acquisto». Si prevede l'arrivo di inglesi, tedeschi e soprattutto francesi. «Colgo l'occasione per sfatare un mito», chiosa Collu, «leggo spesso che Pasqua rappresenta una prova d'estate. Non è vero. Se Pasqua va bene non è detto che l'estate sia positiva e viceversa».
D'accordo Marcello Manca, direttore dell'Hotel Panorama. «Cagliari non è una meta pasquale», dice, «a Sant'Efisio, invece, ci aspettiamo il pienone perché c'è la Fiera e il nostro hotel è lì». «Ipotizzare quante presenze avremo è prematuro», afferma Renato Barbon, direttore dell'Hotel Regina Margherita, «speriamo nel tutto esaurito ma la verità è che la festa di Sant'Efisio è poco conosciuta a livello internazionale: i turisti stranieri scoprono che c'è la sagra solo quando arrivano». E i bed&breakfast? «Per Pasqua siamo al completo ma noi abbiamo appena tre camere», spiega Luca Mura, titolare del b&b “Il Girasole”, alla Marina, «per Sant'Efisio non abbiamo ancora richieste. Speriamo bene!».
Paolo Loche