Iniziativa promossa per consolidare i legami con il Paese dell'Europa dell'Est
Un viaggio alla scoperta dell'altra Bielorussia. Che non è soltanto quella di Chernobyl e del disagio sociale. Con questo spirito venti bambini sardi hanno trascorso un soggiorno in Bielorussia, per iniziativa della Provincia che ha voluto così coronare un percorso di conoscenza e fiducia reciproca avviato con le famiglie bielorusse che ogni anno mandano nell'isola più di mille piccoli ospiti, nell'ambito del progetto Chernobyl. Un'esperienza raccontata da un documentario, realizzato da Claudio Lo Russo e Giuliano Capozzi e presentato nei giorni scorsi in Provincia. Così l'isola ha inaugurato un percorso inverso: per la prima volta sono stati i bimbi sardi a essere ospitati dai loro “fratellini adottivi”. «Inoltre l'invio della delegazione provinciale ha un valore simbolico nei rapporti italo-bielorussi», sottolinea Roberto Pili, presidente del consiglio provinciale, «perché è il riconoscimento ufficiale che la Bielorussia è uscita dall'emergenza umanitaria». E le famiglie sarde hanno scoperto un'immagine che non è solo quella della povertà «Attraverso quest'iniziativa», spiega Giuseppe Carboni, console onorario della Bielorussia nell'isola, «abbiamo voluto eliminare gli stereotipi, il senso di superiorità e assistenzialismo a favore di uno scambio paritetico e di una reciprocità culturale». ( m.c.c. )
27/12/2008