Dalla prossima stagione, la capienza minima degli stadi italiani sarà di 20 mila spettatori. Potrà essere concessa una deroga (solo per una stagione) fino al 20 per cento in meno (16 mila posti), ma su questa ipotesi il Consiglio della Lega di Serie A non ha raggiunto ancora un accordo. Questo significa comunque che il Cagliari non potrà giocare nel Sant'Elia se non con una capienza portata al massimo. Dal Consiglio, quindi, scaturisce una decisione che preoccupa non solo il Cagliari, e chi ci sarà alla presidenza all'avvio della prossima stagione , ma anche diversi club della Serie B in lotta per la promozione, come come Spezia, Avellino, Lanciano e Latina. Il Consiglio, ha riferito il presidente della Lega Serie A, Beretta, «ha proposto anche l'aumento degli standard di illuminazione per esigenze televisive a partire dal ciclo dei diritti tv 2015/18, e in alcuni campi saranno fatti interventi per il riscaldamento».
Fra le decisioni prese, quella del tetto massimo per contenere le rose e le iscrizioni al campionato vincolate ai criteri del Fair Play finanziario. La Lega di Serie A vuole adeguarsi alle competizioni Uefa e queste sono le due proposte del Consiglio. Dove è mancata l'unanimità per abrogare la comproprietà ma i club si sono accordati per accettare di fornire i calciatori per i due stage della Nazionale in programma il 10-12 marzo (per i giocatori fuori dal giro azzurro e per chi non gioca le coppe europee) e il 14-15 aprile, «un enorme sacrificio per la missione mondiale in Brasile», ha detto Beretta.