Bando deserto
Il Comune vorrebbe dare in concessione il proprio marchio, quel “baffo” che ricalca il profilo della Sella del Diavolo e ricorda un gabbiano in volo. Ma la prima gara, bandita alla fine del 2013, è andata deserta. «Alla scadenza prevista per la presentazione delle offerte», il 28 gennaio, «non è pervenuta alcuna offerta, nessun plico neanche fuori termine».
Uno stop inatteso per un'idea su cui Palazzo Bacaredda punta molto. La base d'asta era di 39mila euro, somma che corrisponde alla «percentuale minima di royalties a favore del Comune sul fatturato annuo relativo alla vendita dei prodotti oggetto della concessione». Il concessionario avrebbe dovuto versare almeno il 5 per cento sugli incassi. Il marchio, se verrà bandita una seconda gara, potrebbe essere stampato su gadget di ogni tipo: «Penso a tazze, buste, matite, magliette», aveva ipotizzato l'assessore Barbara Argiolas. Il bando prevedeva la possibilità per il Comune di «imporre al concessionario di consegnare annualmente, a semplice richiesta, prodotti inerenti la concessione, per un controvalore di 1.000 euro». (m.r.)