CAGLIARI. Nuovo round in Municipio tra il sindaco e la società interessata allo stadio
Il Comune: «Discussione positiva e utile, presto i progetti»
Vedi la foto
Incontro blindato, ma c'è stato. Alle 10 di ieri un commercialista-emissario di una società americana ha varcato la soglia di palazzo Bacaredda, sede storica del Comune di Cagliari, è di lui, da quel momento, si sono perse le tracce. Nel senso che il faccia a faccia programmato con il sindaco Massimo Zedda per discutere della “riqualificazione dello stadio Sant'Elia” si è tenuto al riparo di occhi e orecchie indiscrete ma soprattutto di fotografi e cameraman. Nel primo pomeriggio un laconico comunicato del Comune ha confermato il contatto.
LA NOTA «Si è svolto in fine mattinata», spiega il documento del Municipio, «l'incontro in programma tra l'amministrazione comunale e i rappresentanti di un gruppo americano per il futuro dello stadio Sant'Elia: una discussione positiva e proficua, per cui sono ora necessari i dovuti approfondimenti tecnici».
VERTICI Quali “approfondimenti tecnici” dovranno essere fatti è un mistero e la nota sul punto non si pronuncia. «Altri incontri», chiarisce il comunicato, «con rappresentanti di altri gruppi interessati a investire a Sant'Elia, si sono già svolti e altri si svolgeranno».
I PRIMI CONTATTI Venerdì 31 gennaio si erano presentati in città altri due emissari di un gruppo di investitori americani (la società realizza impianti sportivi, quindi anche stadi di calcio di ultima generazione) per discutere con il presidente del Cagliari Massimo Cellino del futuro dello stadio Sant'Elia. Non è improbabile che gli stessi commercialisti (con studio a Milano) abbiano affrontato con il sindaco l'argomento-stadio. Certo è che i due inviati, dopo la tappa a Cagliari, si erano diretti ad Assemini, sede del centro sportivo del Cagliari calcio. L'incontro era stato piuttosto lungo. Dopo quella data, silenzio di tomba, se non l'indiscrezione sui contatti mantenuti in prima persona a Milano dal presidente del club rossoblu. A trattare con Massimo Cellino ci sarebbe uno dei manager della società statunitense (riconducibile alla General Electric) interessata alla costruzione non soltanto di un nuovo stadio ma anche, eventualmente, a rilevare la società sportiva. Sono i giorni caldi delle trattative che vedono il presidente del Cagliari confrontarsi con gli emissari della Qatar Foundation ma, soprattutto, con gli inglesi del Leeds.
IL RITORNO Ieri il ritorno a Cagliari degli americani. Vertice che il sindaco Zedda ha atteso per verificare se si trattava, aveva spiegato alla vigilia, «di persone che hanno voglia di investire per lo sviluppo della città».
LE LINEE GUIDA Nel corso del secondo round a palazzo Bacaredda «il sindaco Massimo Zedda», chiarisce la nota del Municipio, «ha avuto modo di spiegare agli interlocutori le linee guida che il Comune ha tracciato per la struttura».
Non soltanto stadio di calcio. «L'incontro è stato anche l'occasione per illustrare gli interventi che il Comune sta effettuando in tutto il quartiere di Sant'Elia, a iniziare dal nuovo lungomare e dal porticciolo per la piccola pesca». La precisazione riveste un peso particolare: è «un passaggio importante perché il nuovo stadio sarà parte integrante di un contesto moderno e vivibile tutti i giorni dell'anno». Quindi con altre costruzione attorno, compreso un albergo.
L'INTERESSE Dopo l'apertura del sindaco, da parte dei rappresentanti del gruppo americano è stata manifestata «la disponibilità alla predisposizione di un progetto più dettagliato, da condividere prima della presentazione con i diversi assessorati del Comune». È molto probabile quindi che presto si terrà in Municipio un terzo incontro tra sindaco e inviati della società americana. Non sarà più o soltanto, forse, un round esplorativo ma operativo. La prossima volta, a palazzo Bacaredda, gli emissari del gruppo a stelle e strisce dovranno presentare non soltanto idee ma proposte concrete e progetti.
Pietro Picciau