ABBANOA. Viaggio nella sede di San Michele tra serbatoi, alberi, pesci e anatre
Una “gita” informativa per chiarire una volta per tutte la regolarità dei processi di trattamento e i controlli effettuati sull'acqua. Ma anche un'occasione per scoprire gli impianti di Abbanoa, inseriti in un'area verde come poche ce ne sono a Cagliari. È accaduto ieri mattina nella sede di via Is Cornalias, attraverso la quale si distribuisce l'acqua in città. Un incontro a cui hanno partecipato, oltre agli esponenti di Abbanoa, le associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altronconsumo, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Unione nazionale consumatori), utile dopo la polemica sulla non potabilità dei giorni scorsi nel capoluogo e nell'hinterland.
IL PERCORSO Un percorso che ha soddisfatto tutti, passando per la flora presente nell'area tra cipressi, pini, abeti ed eucalipti. In mezzo tutti gli strumenti per rendere l'acqua come la vediamo uscire dai nostri rubinetti. Prima la zona in cui iniziano i primi processi di grigliatura, dove, in una grande vasca ci nuotano anche le anatre. Poi le sale dove si effettuano le filtrazioni, prima della fase finale di disinfezione.
LE TAPPE Il processo di potabilizzazione si divide in alcune fasi principali: innanzi tutto l'arrivo dell'acqua grezza dai laghi artificiali (nel caso di Cagliari, il Mulargia), poi ci sono la grigliatura e la microfiltrazione, attraverso le quali vengono trattenuti i grossi detriti come canne, rami, ma alle volte anche pesci provenienti dal lago.
A quel punto c'è la cosiddetta “preossidazione”, che rimuove una prima parte di sostanze inquinanti. A seguire la “chiariflocculazione”, per eliminare i solidi in sospensione come argilla, colloidi e sabbie, la “filtrazione” su sabbia, che tratta l'acqua ormai priva di inquinanti, quella su carboni attivi che assorbe sostanze organiche, e ancora la disinfezione finale, con la quale viene tolta la carica batterica.
SMALTIMENTO Dalla produzione dell'acqua potabile esce il residuo dei fanghi, che se possibile viene dato alle industrie di laterizi per realizzare mattoni. In questo periodo di crisi e blocco dell'edilizia però, fanno sapere da Abbanoa, va soprattutto in discarica.
I SERBATOI Abbanoa ha anche chiarito che dai rubinetti delle case dei cagliaritani esce acqua che proviene dai potabilizzatori di San Michele, Simbirizzi e in parte anche da quello di Sestu. Fondamentali per mandare l'acqua nelle case i serbatoi cittadini, che si trovano nascosti nelle colline di San Michele, Monte Urpinu, e sotto la roccia di Castello (all'altezza dei Giardini pubblici).
Piercarlo Cicero