ARTIGIANATO. Nel 2013 scomparse 1.331 aziende, le costruzioni il settore più colpito
Primo posto in Italia per il calo percentuale delle imprese
Sembra inarrestabile l'effetto domino della crisi economica. Le imprese artigiane sarde, travolte da un 2013 che si è rivelato un anno nero, continuano a chiudere i battenti. Il bilancio è devastante: lo scorso anno l'Isola ha perso 1.331 piccole e medie aziende del comparto artigiano. Nel giro di un anno, le 39.761 imprese operative nel 2012 si sono ridotte a 38.430. Dal 2008 al 2013 le chiusure sono state 4.588 (-8%). L'anno scorso, i tre settori più colpiti sono risultati quello delle costruzioni (14.732 imprese, -677 rispetto al 2012), dell'industria (8.380 aziende, -282 del 2012) e dei trasporti, del magazzinaggio e delle comunicazioni (2.941 imprese, -115 del 2012).
UN ANNO DISASTROSO È un quadro a tinte fosche quello emerso dall'analisi della Cna Sardegna. I vertici dell'associazione di categoria ritengono che il 2013 sia stato per gli artigiani sardi l'anno peggiore dall'inizio della crisi. «Nessun'altra regione italiana», chiariscono Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, presidente e segretario della Cna sarda «ha vissuto negli ultimi anni una riduzione del numero di imprese artigiane così accentuata. La Sardegna è al primo posto per calo percentuale (-7,7%), seguita da Abruzzo (-6,7%), Sicilia (-6,3%) e Umbria (-5,9%)".
LE PROVINCE Se si analizza la situazione a livello provinciale si scopre che nel 2013 nell'area di Cagliari hanno chiuso 450 imprese artigiane (erano 15.036 nel 2012), a Sassari le aziende sono risultate 441 in meno (a fronte delle 13.967 nel 2012), nel nuorese hanno cessato l'attività 306 (erano 7.300 nel 2012) e, infine, nel territorio di Oristano hanno chiuso in 134 (erano 3.458 nel 2012).
L'ANALISI «Nonostante la crisi», sottolineano Piras e Porcu, "gli artigiani continuano a contribuire ancora al 10-11% del Prodotto interno lordo complessivo, ovvero più della media registrata tra le regioni del Centro Nord". Gli effetti della crisi si ripercuotono in modo drammatico sull'occupazione. «L'ultimo censimento dell'Istat», aggiungono i responsabili regionali della Cna «attesta che le imprese artigiane impiegano oltre un quinto degli addetti e rappresentano circa il 30% del totale delle imprese attive con punte del 78% nel settore manifatturiero e del 75% nelle costruzioni».
L'APPELLO Dalla Cna rivolgono un appello alla Regione. «Auspichiamo che la nuova Giunta regionale si renda conto immediatamente di questa situazione drammatica e che il nuovo governo regionale ricostruisca con celerità lo stato dell'arte riguardante tutte le risorse che incagliate nei diversi ambiti, dai fondi strutturali a quelli regionali».
Eleonora Bullegas