COMUNE.
Stalli riservati alla Fonsarda, a San Benedetto e al Poetto
L'assessore: le due ruote per combattere le code
Sui marciapiedi, in spiaggia, legati a un palo, sotto i portici, nelle aiuole. I motociclisti in città sono in aumento, ma non gli spazi dove parcheggiare. Spesso le due ruote vengono lasciate in sosta nei luoghi più impensati e quando la sosta selvaggia si somma ai bisogni di cani al guinzaglio di incivili i marciapiedi diventano scogli insormontabili per disabili in carrozzina, anziani e mamme con i passeggini. Ogni tanto qualche vigile solerte punisce con una multa la sosta selvaggia. Quando poi interviene il carroattrezzi sono guai seri, perché oltre alla multa e la rimozione c'è la scocciatura di andare a riprendersi lo scooter in viale Monastir. La colpa, però, non va sempre imputata al motociclista. Non sono indenni da responsabilità gli automobilisti che parcheggiano nelle aree riservate alle due ruote e i responsabili delle politiche cittadine sul traffico.
LA MAPPA Solo chi l'ha provata conosce la differenza tra uno spostamento in moto rispetto a quello in auto. Ma non è solo una questione di tempi di percorrenza. Il risparmio, in tempi di crisi, è un argomento non trascurabile. C'è poi il parcheggio: sulle quattro ruote prima di trovare un buco nelle zone centrali possono passare decine di minuti. Quando la pazienza finisce, si lascia l'auto dove capita. E dove quasi sempre disturba. Con la moto no. Portici, pali, marciapiedi, cassonetti, basta un metro e un piccolo spazio per mettere il cavalletto e il gioco è fatto. Via Cimarosa, via Nuoro (proprio di fronte alla caserma dei carabinieri), piazza Del Carmine, largo Carlo Felice, via Roma, via Santa Gilla, piazza Repubblica, solo per citarne alcune. Per non parlare delle scuole, dell'Inps di viale Regina Margherita e di tutti gli edifici pubblici.
CAMBIO DI MARCIA In una città dove il sole splende per la maggior parte dell'anno l'uso della moto è la scorciatoia migliore per abbreviare i tempi nel traffico e risparmiare. Su questa linea dice di volersi muovere l'assessore comunale al Traffico Mauro Coni. «In media ogni giorno nell'area vasta registriamo oltre 15 mila spostamenti in moto. Stiamo analizzando con attenzione il problema. Abbiamo già avviato uno studio per incrementare gli spazi di sosta riservati alle moto. Il nostro obiettivo è incentivare l'utilizzo delle moto e ridurre il numero delle auto in circolazione in città. In ogni parcheggio per auto ci stanno 4 scooter», afferma Coni. «L'esempio che vogliamo seguire è Villanova, un quartiere restituito alla città». Dove verranno realizzati i parcheggi per le moto? «In tutta la città, soprattutto nelle zone di particolare affluenza, come ospedali e uffici pubblici, e quartieri come Poetto, San Benedetto e Fonsarda». In quali strade? «Abbiamo in progetto di realizzare stalli nelle vie Mameli, Crispi, Puccini, Tuveri, Santa Gilla, Is Mirrionis e nelle piazze Repubblica e Costituzione. I parcheggi verranno realizzati sulle testate delle strade, vicino alle strisce pedonali: le moto sono basse e non ostacolano la visuale a pedoni e automobilisti».
Iniziative che andrebbero adottate anche per le biciclette.
MULTE SALATE Parcheggiare sui marciapiedi e negli spazi non consentiti può costare davvero caro. «La sosta vietata è punita con una sanzione da 84 euro, ridotta a 58,80 nel caso la multa venga pagata entro 5 giorni», spiega il comandante della Polizia municipale Mario Delogu. «Se poi interviene il carroattrezzi bisogna sborsare anche 73,50 euro per la rimozione. «L'anno scorso gli agenti hanno elevato un totale di 1495 sanzioni ai motocicli, di queste ben 501 per sosta in spazi proibiti».
Andrea Artizzu