Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mario Brunello, maestro e solista

Fonte: La Nuova Sardegna
28 febbraio 2014

Il grande violoncellista dirige l’Orchestra del Lirico oggi e domani al Comunale



Il grande virtuoso si presenterà nella doppia veste di direttore ed esecutore alle prese con il verdiano Preludio dei“Masnadieri” e due concerti scelti di Robert Schumann

di Gabriele Balloi wCAGLIARI Nella duplice veste di direttore e solista, Mario Brunello sarà ospite, oggi alle 20,30 e domani alle 19, sul palco del Comunale. Fiore all’occhiello del virtuosismo italiano, apprezzato a livello mondiale. Eminente personalità non solo musicale ma dell’arte e della cultura in genere, è noto per le sue innovazioni, sperimentazioni e contaminazioni interpretative, sempre unite comunque ad un certo rigore filologico. Per il sesto appuntamento con la Stagione del Lirico, guiderà l’orchestra nel Preludio de «I masnadieri» di Giuseppe Verdi e in due pagine di Robert Schumann, quali il «Concerto in la minore per violoncello e orchestra, op.129», che difatti lo vedrà protagonista, e la «Prima Sinfonia, op.38» denominata “Primavera”. Brunello è ormai da tempo nella pleiade dei più grandi esecutori, e il suo violoncello (un prezioso “Maggini” dei primi del Seicento, appartenuto a Franco Rossi del Quartetto Italiano) ha suonato a fianco di nomi illustri come Pollini, Argerich, Kremer, Zimmermann, Bashmet, Afanassiev, e assieme ad illustri formazioni cameristiche, come i Quartetti Borodin e Alban Berg. Numerosi i riconoscimenti anche per le sue incisioni, realizzate per le maggiori etichette, dalla Deutsche Grammophon alla Emi. Fra gli ultimi, il Premio della Critica 2010 per le «Suite» di J.S.Bach. Inutile, poi, ricordare tutte le più prestigiose compagini orchestrali con cui ha collaborato, le rassegne, i festival, o i grandi direttori d’orchestra, da Claudio Abbado a Riccardo Muti, da Yuri Temirkanov a Seiji Ozawa, e così via. Molte delle sue performance si sono spesso distinte per una concezione originale e multidisciplinare della fruizione musicale e non solo. Frequentemente, infatti, Brunello ha cercato l’interazione con personaggi abbastanza lontani dalla sua sfera artistica, come Paolo Fresu, Uri Caine, Gianmaria Testa, Marco Paolini, Margherita Hack, Vinicio Capossela, Moni Ovadia. Fra l’altro, alcune di queste esecuzioni “sui generis”, sono da lui stesso riportate nel libro «Fuori con la musica» (2011), edito dalla Rizzoli, in cui racconta la meraviglia di poter gustare, suonare i grandi compositori anche al di fuori dei cosiddetti templi della musica.