Anche gli atleti della nazionale alla prima prova del campionato sardo Laser
CAGLIARI Si è colorato d’azzurro il campionato sardo di vela della classe Laser, cominciato nelle acque del Poetto. Alla prima prova “firmata” dal Windsurfing Club Cagliari hanno partecipato anche gli equipaggi della nazionale italiana, che da alcuni mesi si stanno allenando nel Golfo degli Angeli. I team azzurri hanno fatto la differenza soprattutto nelle classi Standard e Radial, dove tuttavia hanno dovuto fare i conti con i timonieri isolani, ringalluzziti e stimolati dal confronto con la squadra olimpica. Nella classe Standard si è imposto Marco Gallo davanti ai compagni azzurri Francesco Marrai e Giovanni Coccoluto. Al quarto posto, primo dei sardi, il cagliaritano Enrico Strazzera, seguito dal compagno di circolo Giovanni Meloni e dal sassarese Alessandro Masala, che hanno così composto il podio “targato” quattro mori, quello cioè valido per i punteggi del campionato sardo. Tutto femminile il podio Radial, dove ha vinto Silvia Zennaro (tre primi e un terzo posto) davanti a Martha Ferraguno e Laura Cosentino. Quinto Piermauro Magnano dello Yacht Club Cagliari, che ha preceduto Andrea Guicciardi del Cv Porto D’Agumu. Diversa la musica tra i 4.7 (il Laser riservato ai giovanissimi), dove Davide Lai dello Yc Cannigione (neo affiliato alla Terza Zona) ha avuto la meglio nei confronti del compagno di club Roberto Puddu, con il quale ha regatato in una sorta di testa a testa, spartendosi le vittorie con lui di giornata. Sul terzo gradino Simone Griraldi dello Yacht Club Cagliari, seguito da Elena Puddu anch’essa del circolo di Marina Piccola. Una regata spettacolare, quella del debutto stagionale del campionato sardo della classe Laser, alla quale hanno partecipato sessantaquattro equipaggi. Ma al di là del numero record di equipaggi, la regata (quattro prove disputate) è stata molto impegnativa e avvincente per il forte maestrale che, soprattutto nella prima giornata, ha soffiato ad un’intensità notevole, raggiungendo sotto raffica i 20 nodi. Sergio Casano