Problemi di organico per Lopez alla ripresa della preparazione. Domenica arriva l’Udinese e la classifica non aiuta
CAGLIARI Il pareggio di Milano, sponda Inter, ha lasciato inalterata la distanza dal terzultimo posto: 5 punti. Il che significa che c’è poco da festeggiare. Ma la tempra mostrata dal Cagliari, rassicura Lopez e trasmette ottimismo ai tifosi. Il cammino è ancora lungo. Con una certezza: la squadra è viva. E non molla. Ieri, i rossoblù hanno ripreso la preparazione in vista dei friulani. Due le certezze: Ekdal era in diffida, l’ammonizione beccata da Russo ha fatto scattare la squalifica firmata dal giudice Tosel. Il secondo aspetto riguarda Pisano: il terzino ha lavorato in disparte per i postumi della frattura al piede. Fragilità e abbondanza. Per la partita con Di Natale e soci sarà out anche Conti: il capitano sconta la seconda giornata di stop. In breve, Lopez deve rimettere in piedi il centrocampo. Con Cossu che può stare davanti alla difesa e Dessena che fa il terzino destro, vanno scelti i due che, tra Eriksson, Vecino, Cabrera e Ibraimi, possono piazzarsi sulle fasce. Il tecnico uruguagio può sbizzarrirsi in attacco. Con Adryan che può replicare il match del Meazza, giocando da trequartista e le due maglie offensive in palio tra Pinilla, Ibarbo, Nenè e Sau. Dal campo. Da Asseminello solito menu. Ieri, seduta con riscaldamento in palestra per aperitivo. Poi, chi ha giocato con l’Inter ha svolto corse defaticante. Per gli altri lavoro tecnico-tattico. In chiusura, partitella a campo ridotto. Oggi, doppia seduta di allenamento. Mercato e stadio. In città circola la voce di un ulteriore rallenty della questione stadio. Se la curva Sud è bloccata dalla controversia giudiziaria tra Cagliari calcio e azienda che monta le tribune in tubi innocenti, sull’apertura dei distinti e della seconda metà della curva nord, è indispensabile il via libera della Commissione provinciale di vigilanza. Il tutto pare far capo agli esperti del Genio civile, che avrebbero visitato le strutture. Intanto, Nicola Salerno risponde ai boatos che danno Ibarbo all’Inter: «Ora non è il momento, consideremo tutte le offerte a giugno. Così come per Nainggolan, valuteremo le condizioni che si presenteranno e che dovranno accontentare sia noi, sia il giocatore in questione». Mario Frongia