Piras: sceglieremo il prossimo sindaco con le primarie - Voglia di rivincita del Gruppo di opposizione “Ancora per Cagliari”
Affila già le armi per le prossime comunali ma ricorda con nostalgia il suo esordio in politica quando il suo cuore batteva per la Dc: «Circoscrizione San Michele-Mulinu Becciu, anni di lotte e proposte. Contavamo poco ma quel che dicevamo spesso veniva ascoltato. Riuscimmo a far chiudere l'inceneritore che inquinava. Il vero compromesso storico l'abbiamo fatto noi». Anselmo Piras, ex assessore alle Politiche sociali (Giunta Floris), ha il dono della chiarezza. In Aula, prima dai banchi di Forza Italia e in questa legislatura a capo del suo gruppo “Ancora per Cagliari”, interviene e attacca: «Con proposte sempre costruttive. L'opposizione ha votato il 50 per cento delle delibere proposte dalla maggioranza».
Impossibile non votarle perché buone idee?
«Fare opposizione non vuol dire dire no a tutto, come ha fatto il centrosinistra nelle giunte precedenti. In ogni caso, i nostri voti vanno ai progetti utili».
Portati in Aula dal centrosinistra.
«Invito a verificare quanti progetti sono bloccati e quanti, di quelli promossi dalla Giunta Zedda, sono stati finanziati dalla vecchia amministrazione».
Il centrosinistra sostiene di aver ereditato una città a pezzi e una macchina amministrativa sgangherata.
«Balle. Abbiamo lasciato progetti già finanziati. La verità è che stiamo assistendo a una amministrazione sciagurata».
Nel dettaglio?
«Basta contare i no pronunciati dalla Giunta a diversi progetti preparati da noi: i parcheggi in via Roma, per esempio».
Diversi cantieri stanno per aprire: nelle piazze, per dirne una.
«Intanto è tutto fermo: dallo stadio a Tuvixeddu e Tuvumannu fino all'Anfiteatro».
Il peccato di questa maggioranza.
«Non riconoscere il merito degli altri».
Il voto alle regionali ha promosso la maggioranza.
«Indubbiamente Sel e Pd sono cresciuti. Ma se sommiamo la quota di ogni partito, scopriamo che il centrodestra ha oggi più voti del centrosinistra».
Confluirà nuovamente in Forza Italia?
«Non ne sono mai uscito».
Perché allora distinguersi a capo di una lista personale?
«Non avevo accettato l'imposizione esterna del candidato sindaco».
Potrebbe succedere di nuovo.
«No. Alle prossime consultazioni il centrodestra esprimerà un nome condiviso».
Sarà difficile trovarlo?
«Chi sta lavorando in Consiglio può legittimamente rivendicare il ruolo».
Come?
«Sulla base delle proprie differenze e capacità».
Si dovrà arrivare a una sintesi. Tocco e Porrà sono per le primarie.
«Non penso sia necessario farle. Se così fosse, sarò anch'io per le primarie».
Ha già pensato come convincere gli elettori a votarvi?
«Per riprenderci il governo della città sarà decisivo presentarci uniti. Una volta scelto il candidato, bisognerà fare squadra. Per il resto, sarà sufficiente dare alcune delle risposte che il centrosinistra non sta dando, a cominciare dal commercio e dal rilancio dell'edilizia, volano di tutta l'economia cittadina».
Pietro Picciau
Ex democristiano e dirigente azzurro
Anselmo Piras, 60 anni, cagliaritano. Dopo il diploma in Ragioneria ha frequentato la Scuola superiore della pubblica amministrazione per gli Enti locali di Roma. Nel 1973 è stato assunto alla Cassa mutua artigiani della Provincia di Cagliari e Oristano e nel 1981 è confluito nella Usl 20, assorbita nel 1995 dall'Azienda Usl 8 di Cagliari. Dal 1985 al 1990 è stato consigliere, capogruppo e successivamente presidente della 5° Circoscrizione di Cagliari nelle fila della Democrazia cristiana. Dal 1991 al 1997 è stato presidente dell'Associazione culturale “La Radice” di Cagliari, che ha improntato la sua attività nel sociale privilegiando la prevenzione e l'educazione ambientale. Nel 1994 aderisce a Forza Italia, diventandone dirigente regionale e provinciale. Dal 1998 è Consigliere comunale e dal 1999 è Consigliere nazionale Anci. Dal 2000 al 2005 è stato Commissario dell'Ente provinciale per il turismo di Cagliari. È stato assessore alle Politiche sociali nella seconda Giunta guidata da Emilio Floris.