Politica
Francesco Pigliaru si prepara agli incontri con i rappresentanti dei partiti di centrosinistra per trovare la quadra finale sulla Giunta regionale. Alcuni nomi sono dati per “certi”, così come la presenza di almeno 4 donne sul totale dei 12 assessorati. Salvo sorprese, la parte del leone dovrebbero farla Pd e Sel, e tra i vendoliani Uras sembra lasciare terreno libero a Piras.
CAGLIARI - Parti sociali, rappresentanze territoriali e esponenti della società civile: ci sono gli incontri “classici” segnati nell’agenda dei prossimi giorni del neo presidente regionale Francesco Pigliaru. Ma, oltre ai tavoli di concertazione utili a contribuire a rimpolpare le tematiche di governo – da tradurre poi in fatti concreti – Pigliaru si prepara anche agli incontri di consultazione con i rappresentanti dei partiti della coalizione che lo ha portato alla vittoria: tema dei prossimi faccia a faccia, scontato dirlo, la composizione della Giunta. Sui nomi ballano tante ipotesi e poche certezze: e, fatto altrettanto certo, in più partiti le riunioni informali, in attesa di incontrare Pigliaru, si sono già svolte. E i rumor parlano di qualche mal di pancia: tra le fila del Pd (ormai famoso il caso-Barracciu, non si sa se la fiamma polemica sia stata già spenta o meno). Intanto dentro Sel il toto-nomi per una poltrona da assessore vedrebbe la corsa “solitaria” di Michele Piras.
Partendo dalle certezze: oggi una riunione-fiume tra Francesco Pigliaru e il suo staff, per scrivere l’agenda di una settimana, questa, che appare tanto decisiva quanto infuocata. “Esaminare la lista dei procedimenti più importanti che sono stati bloccati e che è necessario rimettere in moto al più presto, verificare lo stato degli stanziamenti non utilizzati e approfondire concretamente i punti sulle buone pratiche presentati nel corso della campagna elettorale, attraverso visite alle realtà più efficienti”, è una parte del comunicato, piuttosto breve, inviato dai collaboratori di Pigliaru. Le altre poche righe informano sulla preparazione degli incontri ad hoc per la già citata questione del riempimento delle dodici caselle della Giunta.
I nomi dati per quasi sicuri sono quelli di Raffaele Paci, professore ordinario di Economia applicata nell’Ateneo cagliaritano, sedia della Programmazione. Gira insistentemente anche il nome di Barbara Argiolas, attuale assessore al comune di Cagliari alle Attività produttive. La Argiolas, è utile ricordarlo, è stata molto presente durante tutta la campagna elettorale di Pigliaru, anche sotto l’aspetto organizzativo. Il neo-presidente sembra voler “pescare” più di un nome dalle stanze dell’università, e non solo quella cagliaritana. Si fa il nome di Attilio Mastino, attuale rettore dell’Ateneo sassarese, infatti, anche se non si sa quale sarebbe la poltrona che vorrebbe destinargli Pigliaru. Il bailamme di nomi, insomma, continua a monopolizzare lo scenario politico. E, mentre ogni “sussurro” va doverosamente preso con le pinze, una delle poche certezze arriva dagli uffici elettorali cagliaritani della Corte d’appello: è in atto il riconteggio delle schede per i dati definitivi e ufficiali, i numeri potrebbero uscire non prima di venerdì.
Intanto, Sel esce con due appelli a Pigliaru, da parte del senatore Luciano Uras e del deputato Michele Piras. “I volti del governo del centrosinistra devono incarnare il bisogno di cambiamento e restituire fiducia ai sardi”, così Piras nella giornata di ieri. Quattro ore più tardi arriva la “voce”, attraverso il suo profilo Facebook, di Luciano Uras. Che ringrazia gli elettori di Sel, benedice il fatto che tre quarti dei vendoliani eletti abbiano meno di trenta anni, ma soprattutto chiarisce che “continuerò nel Senato della Repubblica a rappresentare prioritariamente le istanze della Sardegna e dei sardi”. Tradotto: nessuna intenzione di avere una poltrona nella futura Giunta targata Pigliaru. E proprio Michele Piras, stando sempre nel campo delle ipotesi, potrebbe essere il più accreditato tra tutti gli esponenti di Sel per andare a riempire una delle dodici caselle.