SABATO, 27 DICEMBRE 2008
Pagina 1 - Cagliari
Il 50 per cento di turisti in più nel 2008, trend ancora in crescita, un’indagine dell’Authority
Global service in vista per gestire il terminal crociere
L’80 per cento dei viaggiatori tornerebbe nel capoluogo, il 92 trova ottima la proposta culturale Acquisti per oltre 2 milioni di euro
ALESSANDRA SALLEMI
CAGLIARI. L’economia crolla ma i crocieristi crescono. E scelgono sempre più spesso i viaggi che toccano i porti italiani. Con l’Italia, la Sardegna. Negli ultimi anni l’isola è diventata più spendibile nel meeting internazionale di Miami dove tutti gli armatori di crociere del mondo si ritrovano. I porti che hanno qualcosa da vendere si fanno avanti: prima la Sardegna era solo la Costa Smeralda, da qualche anno si presenta anche con Cagliari. Che si sta attrezzando per adeguarsi ai gusti dei turisti e giorni fa ha presentato i risultati di un’indagine.
L’80 per cento dei crocieristi che nel 2008 ha visitato Cagliari, ci tornerebbe. Il 96 per cento è rimasto «altamente soddisfatto» dalla cultura e dalla storia respirate nelle brevi visite alla città. I tour confezionati più richiesti sono stati il centro storico, la spiaggia del Poetto e Nora: l’opinione di questi turisti «mordi e fuggi» che si fermano in terra sarda per sei ore al massimo non è irrilevante sul piano degli affari nel commercio perché le stime documentano un impatto economico tra i due milioni e 400 euro e i due milioni e 800 in un anno. Neppure i pacchetti venduti a bordo per visitare Nora, il centro storico ecc. sono privi di ricadute per ristoratori, baristi, venditori di gadget perché la ricerca condotta per conto dell’autorità portuale ha mostrato spese da uno a 50 euro per turista.
Un mercato destinato ad allargarsi: rispetto al 2007, nel 2008 c’è stato un incremento del 52 per cento (da 60 mila i turisti sono passati a 90 mila) e per il 2009 gli accordi già presi promettono il superamento di quota 100 mila. Il presidente dell’autorità portuale Paolo Fadda, nella conferenza stampa di bilancio dell’attività del 2008, ha annunciato che 30 navi fra le più capienti al mondo toccheranno il porto di Cagliari.
Dai questionari distribuiti durante la ricerca arriva un incoraggiamento: il 92 per cento dei turisti ha trovato di «notevole soddisfazione» l’accoglienza sotto bordo. Un neo restano le informazioni turistiche: per quanto ci si sforzi non si riesce a dire ai turisti quel che essi vorrebbero sentire. Contro le percentuali alte sulla qualità dei tour e di parte dell’accoglienza, ci si attesta su un 56 per cento di turisti molto soddisfatti delle informazioni ricevute, il resto trova il servizio insufficiente o scarso oppure appena mediocre. Sarebbe interessante capire quale tipologia di crocieristi trova ancora non soddisfacenti le informazioni turistiche. Ancora qualche particolare sulla disponibilità a spendere da parte dei turisti: in testa italiani e australiani, seguono francesi e inglesi, in coda i tedeschi. Nelle tipologie di spesa: gli acquisti maggiori di gioielli sono di tedeschi e statunitensi, l’abbigliamento va forte fra gli australiani che amano molto anche i gadget. I tedeschi, ultimi negli acquisti voluttuari, sono in testa per la preferenza a visitare il centro storico. L’età media dei crocieristi va dai 46 ai 60 anni, Cagliari non è ancora meta frequente di tour fuori dalla stagione calda.
Fin qui l’indagine che nell’insieme offre un quadro di sviluppo possibile: Cagliari attira l’attenzione delle compagnie e non delude i loro clienti. Il punto è che se la città comincia ad aprirsi verso questo traffico (i commercianti della Marina hanno risposto positivamente all’invito rivolto dal sindaco a tenere aperto in un paio di domeniche di visite possibili) è vero che il porto deve ancora mettersi del tutto al passo. Il terminal crociere, edificio davvero bello, il giorno della conferenza stampa si presentava brutalizzato dai vandali che si sono divertiti a tirare un rigone nero lungo tutti i muri bianchi e le vetrate. Ma anche senza i vandali il terminal si presenta comunque vuoto.
Così il presidente Fadda alla conferenza annuale del 23 scorso quando è arrivato al capitolo crociere e infrastrutture: «E’ in corso la gara per l’affidamento global service, il terminal non è governabile attraverso la nostra gestione diretta, e siamo al lavoro perché si crei la possibilità di accedere con facilità al terminal lungo la piazza. Abbiamo già individuato un parcheggio possibile interrato per 800 posti. Verrà scavato dove c’è la capitaneria di porto attuale, che sarà abbattuta per essere ricostruita spostata di poco e che ospiterà gli uffici nostri e quelli della capitaneria. Si aprirà così il varco tra via Roma e il molo Ichnusa e si allestirà la piazza ‘ponte’ tra via Roma e la passeggiata del lungomare per la quale si sta costruendo la palizzata. Nel global service crediamo ci sia anche la possibilità di gestire il parcheggio interrato. L’ipotesi è allo studio».
I tempi: «Se entro il primo semestre del 2009 avremo approvato il piano regolatore portuale - ha detto Fadda - saremo in condizione di fare subito parcheggio e piazza».