Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il «presidente» di Malu Entu: «Alleanze sui programmi»

Fonte: La Nuova Sardegna
29 dicembre 2008

DOMENICA, 28 DICEMBRE 2008

Pagina 3 - Fatto del giorno

INDIPENDENTISTI





SABRINA ZEDDA

CAGLIARI. L’obiettivo è ambizioso e Salvatore Meloni, Doddore come tutti lo chiamano, la butta lì sicuro del fatto suo: «Chiederemo ai sardi il 51% dei voti, perché solo così la Sardegna potrebbe avere l’indipendenza». Dopo le prime manovre di Irs e Sardigna Natzione, si preparano a affilare le armi in vista del voto alle regionali di febbraio anche gli indipendenisti di Par.i.s (Partidu Sardu pro s’indipenentzia repubrica de Sardigna) che per annunciare che ci saranno pure loro hanno lasciato di tutta fretta l’isola di Malu Entu, di cui ad agosto Meloni si è autoproclamato presidente. «Siamo stati costretti - spiega - dallo shock delle dimissini di Soru». E già, il tempo corre veloce anche per attivisti di Par.i.s, alla ricerca ora di nuove forze per la raccolta delle firme. Anche senza il 51% di consensi, Doddore Meloni promette comunque di farsi sentire: «Se la nostra lista avrà la forza per permetterglielo, in Sardegna cominceremo a cambiare le cose a partire dal giorno dopo le elezioni. E anche se non avremo la maggioranza, avremo un peso, saranno tutti terrificati». Per Par.i.s è arrivato il momento di restituire alla Sardegna la sua libertà e identità: «Non è più tempo di dire solo sì. Bisogna cominciare anche a dire no, tanti no». No soprattutto ai diktat romani e a tutte quelle decisioni riguardanti la Sardegna e prese altrove: «Non è cambiato nulla da quando c’erano gli spagnoli. Basta con i politici che per qualsiasi cosa devono andare a Roma a chiedere il permesso. Basta a tutti quelli che vengono a dirci cosa fare per vivere: noi, qui in Sardegna, siamo costretti a pagare tutto di più e a lavorare di più per avere gli stessi servizi degli altri». Per invertire la tendenza bisogna riappropriarsi del governo dell’isola e imparare a sfruttare le sue ricchezze. «Abbiamo la raffineria più grande d’Europa - fa un altro esempio il leader di Par.is. - e paghiamo la benzina più di tutti gli altri, mentre la moglie del petroliere inquina la nostra isola e fa l’ambientalisa a Milano». Su eventuali alleanze con i due poli, Meloni non si scompone: «Siamo pacifisti e siamo pronti ad appoggiare l’uno o l’altro. L’importante è che si faccia il bene della Sardegna».
Intanto, Par.i.s ha cominciato a mettere in circolazione “su soddu sardu”, la moneta che avrà “corso legale” nell’isola di Malu Entu: il taglio piccolo (unu soddu = un euro) sembra un biglietto da un dollaro, ma impresso c’è il volto di Doddore.