VIA BARIGADU. Vivono al quarto piano senza ascensore
Disabili al 100%: lei ha difficoltà anche solo a stare in piedi, lui è non vedente. Abitano in una casa popolare in via Barigadu al quarto piano. Senza ascensore. È l'incredibile storia di Maria Luisa Sotgiu e Vindice Marcialis, di fatto reclusi in casa: «L'ultima volta che sono riuscita a mettere il naso all'aria aperta è stato il 21 maggio del 2005» spiega la donna, «da allora sono uscita solo grazie all'ambulanza del 118, quando dovevo fare delle visite mediche». Una vicenda agghiacciante.
Quasi tre anni fa avevano già denunciato la loro condizione: «Vennero dei tecnici del Comune a visionare la nostra situazione ma non ci fu alcuna conseguenza», prosegue la donna, che ha 65 anni. Andare in affitto in una casa al piano terra per loro è impossibile: «Le nostre pensioni le impegniamo tutte con delle persone che ci aiutano ogni giorno, altrimenti non riusciremmo a sopravvivere», spiega. «E comunque noi, per questa casa, spendiamo 105 euro al mese, più ovviamente tutte le bollette». E a vedere l'abitazione, il canone che pagano è fin troppo alto. L'appartamento è in condizioni pietose: puzza insopportabile, cucina ricoperta di muffa, muri delle stanze marci, intonaco a pezzi.
Maria Luisa, dunque, non esce mai di casa. A Vindice (83 anni) va un po' meglio: ha un'accompagnatrice che lo porta ogni tanto a fare una passeggiata. Ma la libertà di andare a fare un giro loro due insieme, come tutte le coppie anche anziane avrebbero diritto di fare, non ce l'hanno. «Ci è stato detto che ci sono abitazioni che stanno peggio della nostra», spiega Maria Luisa, «ma il problema non è tanto la condizione dell'appartamento (comunque inaccettabile) quanto il fatto che siamo imprigionati qua dentro».
Dal Comune fanno sapere che proprio in questo periodo si sta discutendo di altri casi analoghi, in modo da trovare una soluzione per risolvere tutte queste vicende. Le risorse per poter realizzare gli ascensori, tuttavia, si potranno recuperare solo grazie all'avanzo di amministrazione.
Piercarlo Cicero