La Cgil: «Manca il personale». L'Arst: «Organizzazione del lavoro adeguata»
Alla fine lo sciopero non solo c'è stato, ma ha avuto anche successo: negli orari annunciati, e cioè dalle 9 alle 12,45 e dalle 15,45 a fine turno, la metro leggera dell'Arst, che viaggia tra Cagliari e Monserrato, non si è mossa. I lavoratori hanno incrociato le braccia per protestare contro la carenza di personale che, dice la Filt Cgil, causa il mancato rispetto dei riposi settimanali e una ripartizione dei turni che non consente il recupero delle energie psicofisiche dei conducenti.
Il direttore dell'Arst, Carlo Poledrini, non è d'accordo: «Rispetto la decisione di scioperare dei dipendenti, ma il mio compito è quello di garantire il miglior servizio possibile ai cittadini, gestendo nel migliore dei modi le risorse a disposizione». Nessuna carenza di personale, dunque: «L'organizzazione del lavoro proposta dell'azienda è adeguata, ed è basata sulla quotidianità».
Massimiliana Tocco, segretario Filt Cgil, parla invece di gravi carenze: «In teoria dovrebbero essere 22 i dipendenti, di fatto sono due in meno. Difficile per i lavoratori fare i turni secondo ciò che è stabilito dalle norme, spesso è difficile anche solo prendersi un giorno di ferie».
La metro ormai è utilizzata da circa cinquemila persone tra il capoluogo e l'hinterland. In questi giorni, tra l'altro, sono in corso i collaudi per il tratto che a breve porterà al Policlinico. (p.c.c.)