I partiti del centrosinistra misurano la loro forza dopo il voto Dal Pd alla Base, tutti hanno ottenuto almeno un consigliere
CAGLIARI La grande coalizione del centrosinistra il suo dovere l’ha fatto per la verità solo in parte. La sfida diretta col centrodestra l’ ha persa per poco meno di 10mila voti e se non fosse stato per la dote personale portata in dote dal candidato-presidente (23mila preferenze) ora non potrebbe certo cantar vittoria. Comunque, in questi giorni di trionfo tutti vedono il bicchiere mezzo pieno e c’è solo euforia nell’aria. L’exploit. Fra gli 11 partiti della coalizione, a essere andati oltre le previsioni sono stati quelli sovranisti. Rossomori e Partito dei sardi con due consiglieri regionali a testa hanno stravinto il confronto a distanza con il Psd’Az, che correva sul fronte opposto. Oltre diciottomila voti sono stati conquistati dal movimento fondato da Paolo Maninchedda, possibile assessore, e Franciscu Sedda, che non è stato eletto ma potrebbe avere un incarico importante, come ad esempio la presidenza della prossima Agenzia regionale delle entrate. Molto buono anche il risultato ottenuto dai Rossomori (quasi 18mila voti) rinforzati dagli ex Idv che hanno fondato la battagliera associazione Sardegna pulita. Un altro exploit è quello del Centro Democratico, due consiglieri eletti, grazie a oltre 14 mila voti complessivi. Seconda forza. Sel nel complesso ha tenuto bene soprattutto nel Cagliaritano, collegio in cui ha eletto la metà dei quattro consiglieri vendoliani della XV legislatura. Nella città capoluogo di Regione, l’effetto Massimo Zedda (sindaco di Cagliari) continua a essere lo zoccolo duro, nonostante non siano mancati i contrasti in municipio col Pd. Sel ha tenuto botta anche nel Sassarese con un calo di voti appena percettibile: - 834. Risorge la Sinistra. Dopo anni e anni di divisione, l’alleanza fra Rifondazione comunista e Comunisti italiani è servita ad eleggere due consiglieri regionali, uno a Cagliari e l’altro a Sassari. È un successo insperato. Il terzetto. Upc, Italia dei valori e Socialisti hanno conquistato un seggio a testa dopo essersi classificati rispettivamente al settimo, ottavo e nono posto della coalizione. La conferma. È quella ottenuta dall’unico partito personalizzato dell’alleanza: La Base di Efisio Arbau. Nonostante l’ultimo posto in griglia, con quasi 5mila voti il suo fondatore ha visto riconfermato il suo posto in Consiglio. L’esordio. Sarà quello storico di un partito indipendentista in Consiglio regionale. A fregiarsi del primato l’Irs, Indipendentzia repubrica de Sardigna. E il seggio non poteva che andare al suo vulcanico fondatore molto simpatico anche a Beppe Grillo, Gavino Sale. (ua)