Il candidato del centrosinistra presidente della Regione, con il 42,45% dei consensi (312 mila 982 voti) battuto il governatore uscente del centrodestra Ugo Cappellacci fermatosi al 39,65% (292 mila 395)
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Per otto seggi non pervenuti entro il termine previsto dalla legge (le 19 di ieri) non è stata posta la parola fine alla conta dei voti per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna e per l'elezione del governatore. Al di là di una manciata di voti, comunque, i dati (confermati dal 99,35% dei seggi, 1.824 su 1.836) incoronano Francesco Pigliaru (centrosinistra) presidente della Regione, con il 42,45% dei consensi (312.982 voti) che ha battuto il governatore uscente del centrodestra Ugo Cappellacci fermatosi al 39,65% (292.395), circa ventimila voti di differenza.
Staccata col 10,30% (75.981) la scrittrice Michela Murgia (Sardegna Possibile), Mauro Pili (Popolo Sardo) col 5,72% (42.236), l'indipendentista Pier Franco Devias 1,03% (7.626) e Luigi Sanna (Movimento Zona Franca) 0,82% (6.085).
La vittoria di Pigliaru trascina il centrosinistra che con le sue 11 liste di coalizione conferma il 42,45% dei consensi mentre la coalizione di centrodestra sfiora il 43,9%, un dato che sottolinea come il voto disgiunto abbia penalizzato Cappellacci non appoggiato da tutto il suo schieramento che ha contabilmente vinto le elezioni pur non esprimendo il governatore. Mentre come primo partito dell'isola si impone il Pd con 150.492 voti, al secondo posto Forza Italia con 126.327 e terzo l'Udc con 51.923.
Si dovranno quindi attendere i prossimi giorni per poter avere i dati definitivi. Nelle precedenti elezioni, quando Cappellacci si impose sul candidato del centrosinistra Renato Soru, accadde un fatto analogo per circa l'8% di sezioni che non erano riuscite a concludere entro le 12 ore dall'apertura delle urne le procedure di spoglio. Ci vollero dieci giorni perché la Corte d'Appello proclamasse il Presidente e due settimane esatte dal voto per l'assegnazione dei quozienti pieni ed i resti per i consiglieri. Ora l'Ufficio elettorale ha disposto la trasmissione di tutta la documentazione (schede e verbali) al competente Tribunale per le verifiche. La proclamazione dei risultati sarà effettuata dal Tribunale e sarà poi la Corte d'Appello, quindi, completerà la nuova fisionomia dell'Assemblea sarda.
Dei 60 seggi (59 più il governatore) ne spettano 20 alla Circoscrizione di Cagliari (19 interi più un resto), 12 a Sassari (11 più un resto), sei (cinque più uno) sia a Nuoro sia a Oristano, quattro nel Medio Campidano (tre più uno), quattro senza resti per Carbonia Iglesias, due per l'Ogliastra e cinque senza resti a Olbia Tempio. Secondo i calcoli con i dati già certi, comunque, per il centrosinistra scatta il premio di maggioranza (ha superato il 40%) ed avrà 36 consiglieri (compreso Pigliaru) contro i 24 (compreso Cappellacci) del centrodestra. Esclusi invece in base alla legge elettorale Murgia, Pili, Devias e Sanna.