Le prime parole del vincitore delle elezioni: "Sarò il presidente di tutti, voglio fare tornare in Sardegna a lavorare anche i ragazzi che sono emigrati. Via il Ppr di Cappellacci, Renzi mi ha telefonato per complimentarsi. Ma deve darci al più presto i fondi per la ricostruzione del dopo alluvione"

Autore: Jacopo Norfo il 17/02/2014 17:33

“Matteo Renzi mi ha telefonato e mi ha detto: grande Francesco! Ma io penso al bene della Sardegna”. Sono le prime parole di Francesco Pigliaru da presidente della Regione, l’uomo che ha battito Cappellacci e archiviato la storia politica di Berlusconi in Sardegna. Pigliaru promette subito una giunta fote e competente: “Faremo tutto quello che abbiamo promesso di fare e lo faremo dal primo giorno- ha detto-i giovani sardi non devono essere abbandonati alla disoccupazione, per questo è necessario fare partire il grande piano dell’istruzione in Sardegna. Questa mattina al Poetto ho incontrato tanti miei ex studenti che sono andati a lavorare a Londra o in Germania, la grande scommessa sarà farli tornare in Sardegna. La disoccupazione non è certo un problema di destra o di sinistra, sarò il presidente di tutti”. Pigliaru ha anche un messaggio da indirizzare al prossimo premier Renzi: “Il governo deve venire incontro alla sardegna che è stata appena messa in ginocchio dall’alluvione e sbloccare i fondi per la ricostruzione”. Nessun futuro, invece, per il nuovo Ppr appena approvato in extremis dalla giunta Cappellacci: “Credo che le delibere approvate l’ultimo giorno non abbiano alcun valore, ci occuperemo da subito di questo. Gli investimenti del Qatar? Troppo presto per parlarne, abbiamo appena vinto le elezioni”.