Il candidato di centrosinistra conquista la Regione col 42,4% dei voti. Cappellacci, fermo al 39,6%, lo ha chiamato per congratularsi. Murgia si attesta al 10%. Un sardo su due non ha votato.
Vittoria alle elezioni regionali sarde per Francesco Pigliaru, nuovo presidente della Regione grazie al 42,44% certificato a operazioni di spoglio concluse. Dietro di lui il candidato del centrodestra e governatore uscente, Ugo Cappellacci, fermatosi al 39,65%. Il 10,30% degli elettori ha invece scelto Michela Murgia, la scrittrice candidata con gli indipendentisti di Sardegna Possibile. Il dato finale è stato comunicato dall'Ufficio Elettorale. Mauro Pili (Popolo Sardo) si attesta al 5,79%. Gigi Sanna (Movimento Zona Franca) allo 0,70% e Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu) allo 0.82%.
Poco dopo le 16 Ugo Cappellacci ha chiamato "il professore" per complimentarsi: segno che la battaglia è stata vinta dal candidato del centrosinistra. La notizia delle telefonata è stata accolta nel quartier generale di Pigliaru con un applauso. "Grazie a tutti, ora Cominciamo il domani", ha pubblicato su Facebook Pigliaru. Anche il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha telefonato a Pigliaru per fargli le proprie congratulazioni. Lo ha detto su Twitter.
"La Sardegna si mette Cappellacci alle spalle e riparte da un progetto serio di cambiamento" ha detto l'ex presidente della Regione, Renato Soru. Anche il segretario del Pd regionale esulta per il dato ottenuto fin qui: "È un risultato difficile da ribaltare" ha affermato Silvio Lai. Nelle varie sale tutti osservano gli schermi dei computer, seguendo passo passo l'evolversi dello spoglio in attesa di poter salutare il professore, in arrivo nella sede per il discorso ufficiale.
Il ritardo nel conteggio dei voti - Il rallentamento con cui si sta procedendo allo spoglio sarebbe dovuto ad alcune procedure previste per legge che ritardano la conta dei voti. Nello scrutinio delle votazioni, solitamente, vengono prima conteggiati tutti i voti per i candidati presidente e, in un secondo momento, i voti di lista.
Le liste dei candidati - Sei gli aspiranti presidenti: Ugo Cappellacci (centrodestra) sostenuto da una coalizione di sette liste (Forza Italia, Udc, Riformatori, Fratelli D'Italia, Partito Sardo d'Azione, Uds e Zona Franca Randaccio); Francesco Pigliaru (centrosinistra) sostenuto da 11 liste (Pd, Sel, Centro Democratico, Partito dei Sardi, La Base, Rossomori, Sinistra sarda (con Pdci e Rifondazione), Upc, Irs, Idv-Verdi e Psi); Michela Murgia leader della coalizione Sardegna Possibile con tre liste (Comunidades, Gentes e ProgRes); Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu); Mauro Pili sostenuto dalla coalizione del Popolo Sardo con quattro liste (Unidos, Mauro Pili presidente, Fortza Paris e Soberania); Gigi Sanna del Movimento Zona Franca.
Crolla l'affluenza alle urne - È leggermente salito pur mantenendo il crollo dell'affluenza, l'ultimo dato definitivo per il voto delle Regionali in Sardegna. Completati tutti i comuni, la percentuale si ferma al 52,23%. La provincia dove si è votato di più è Nuoro, con il 56,54%, maglia nera invece per Carbonia Iglesias inchiodata al 48,83%. Male anche Oristano con il 49,71% e il Medio Campidano con il 49,92%. In Gallura, colpita drammaticamente dall'alluvione del 18 novembre scorso, l'affluenza ha sostanzialmente tenuto con il 52,27%.
Alle 19 aveva votato il 41,02% degli elettori. È Nuoro la Circoscrizione sarda dove alle 19 si è votato di più per la consultazione delle Regionali: alle urne il 46,04% degli aventi diritto (66.237 elettori). Seguono Ogliastra col 44,62% (23.812); Sassari col 43,33% (128.819); Olbia Tempio 40,30% (52.599); Cagliari col 39,98% (196.775); Oristano col 39,37% (59.799); Carbonia Iglesias col 38,05% (45.468); Medio Campidano 36,74% (33.737).