Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La seconda volta del centrosinistra

Fonte: La Nuova Sardegna
18 febbraio 2014

Determinante il vantaggio raccolto da Pigliaru nei seggi della città




CAGLIARI Indovinare il passato è sempre più facile che prevedere il futuro. Così, a urne chiuse e a giochi fatti, i segnali di una vittoria di Francesco Pigliaru a Cagliari erano già apparsi nella primavera del maggio 2011, quando un’ondata di giovani aveva portato Massimo Zedda sulla poltrona di sindaco del capoluogo. Fu, quella, una vittoria storica della sinistra in una roccaforte clericale, da sempre schierata a destra. L’asse del consenso elettorale della più grande città dell’isola, spostato da destra verso sinistra, con i poteri forti della curia, degli industriali, del ceto commerciale e delle istituzioni finanziarie non più a sostegno aperto dei partiti di centrodestra, ha creato un terreno favorevole, prima sfruttato dall’enfant prodige di Sinistra e libertà per conquistare il Comune e ora da Francesco Pigliaru per prendere possesso di Villa Devoto. È a Cagliari che il professore sassarese ha costruito la sua vittoria, con uno scarto di voti che in città ha superato il 7 per cento e ha fatto la differenza sul totale della circoscrizione che ha premiato di poco, meno di un punto percentuale, Ugo Cappellacci. Gongola il centrosinistra con una coalizione che supera il 44 per cento ma più di tutti esulta il Partito democratico, prima forza con oltre il 22 per cento dei voti. «Il Partito Democratico della città di Cagliari esprime soddisfazione per il successo del centrosinistra e di Francesco Pigliaru nel comune capoluogo che consente di vincere anche nella Provincia – scrive in una nota il segretario cittadino del Pd, Yuri Marcialis – . Pur nella preoccupazione per il calo dell’affluenza alle urne – precisa il segretario – registriamo positivamente una crescita del risultato del Pd in città di oltre il 4% rispetto alle ultime elezioni comunali, che contribuisce al distacco di oltre 7 punti tra le due coalizioni. Siamo grati alle cagliaritane e ai cagliaritani che hanno voluto confermare la fiducia al centrosinistra e al Partito Democratico. Non ci sfugge il fatto che, in qualche misura, questo voto poteva essere considerato come un primo test per la nuova generazione alla guida del centrosinistra e del Comune». Cagliari regala un lusinghiero 12 per cento a Miche la Murgia: un buon risultato seppure al di sotto delle aspettative della vigilia. Ugo Cappellacci si ferma poco oltre la soglia del 37 per cento, con le liste di coalizione che ottengono un risultato del 42 per cento: cinque punti decisivi per la sconfitta. In testa Forza Italia Sardegna, oltre il 21 per cento, e l’Udc del sempiterno Giorgio Oppi, che spunta un 5 per cento in città e guadagna le congratulazioni di Pier Ferdinando Casini, per l’ottimo risultato complessivo raggiunto dall’Udc che si presenta come terza forza nell’isola. Resta, anche a Cagliari, come una punta di amaro nella competizone elettorale, il dato di un astensionismo record con solo il 51,38 per cento degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Un rifiuto del voto sovrapponibile a quello regionale: un cagliaritano su due ha preferito trascorrere la calda giornata di domenica sulla spiaggia del Poetto, affollata come nei primi giorni d’estate, piuttosto che recarsi alle urne. (f.t.)