Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cuperlo e Zanda: «Nuova stagione»

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2014

-

 

ROMA Soddisfazione è dire poco. Nel centrosinistra nazionale, già su di giri per la scalata di Renzi a Palazzo Chigi, si aggiunge la buona novella della vittoria in Sardegna. Dopo i complimenti in tempo reale del Matteo nazionale a Pigliaru, ecco a cascata gli elogi e gli applausi di tanti maggiorenti del Pd.
Al coro si unisce anche Nichi Vendola , leader di Sel, che ha l'occasione di puntualizzare: «Quando il centrosinistra si presenta con le carte in regola, senza compromessi o ammiccamenti con la destra, la vittoria è limpida. Auguri a Pigliaru, ora servirà tanta passione e tanta buona politica per rimediare ai guasti della destra in Sardegna».
L'euforia, comunque, è tutta in casa Pd. Il capogruppo al Senato Luigi Zanda è raggiante: «La Sardegna, da oggi, inizia finalmente a respirare. Occupazione, scuola, progresso, servizi pubblici, ambiente, qualità della vita saranno le nuove parole d'ordine dell'Isola». Il renziano Francesco Scalia non rinuncia a punzecchiare la minoranza del suo partito: «A chi era pronto a dire “piove governo ladro” ha risposto il solare risultato della Sardegna. Il Pd è ben custodito e forse ciò dispiace a qualche collega della minoranza. La verità è che comincia un nuovo ciclo con Matteo Renzi a Palazzo Chigi e con Francesco Pigliaru nuovo governatore della Sardegna».
E, a proposito della minoranza Pd, uno dei leader, Gianni Cuperlo , non cade nella trappola. Anche lui si accoda agli elogi per Pigliaru ma dimostra di non voler trascurare il campanello d'allarme della bassissima affluenza: «Ora bisogna cambiare - sottolinea. L'affluenza sempre più bassa è un problema che chiama in causa la politica e che deve interrogare anche chi governerà l'Isola. I sardi hanno bisogno di segnali forti per ritrovare una fiducia che la crisi sociale ed economica ha fortemente indebolito».
I messaggi di felicitazioni a Pigliaru arrivano anche da esponenti di peso delle amministrazioni pubbliche. Ignazio Marino , sindaco di Roma, parla di «un grande risultato in una regione strategica per il Paese che ha bisogno della buona politica per ripartire, a cominciare dalle tematiche del lavoro. La partecipazione deve tornare ad avere un ruolo fondamentale nella vita amministrativa». Dal Friuli la governatrice Debora Serracchiani mette l'accento «sull'orgoglio di una regione ferita da anni di non governo del centrodestra che ha trovato una risposta nella figura concreta, competente e autorevole di Pigliaru, con cui sono certa che instaureremo subito un rapporto di collaborazione. Le nostre sono entrambe regioni autonome che possono e devono dare il loro contributo peculiare in sede di riforma del Titolo V e del Senato».
Laura Cantini , della direzione nazionale del Pd, non rinuncia ad attaccare il nemico di sempre, Silvio Berlusconi: «Abbiamo resuscitato il Pd, non Berlusconi. Il voto in Sardegna fa piazza pulita di tanti luoghi comuni, con Matteo Renzi siamo tornati a convincere gli italiani». Sulla stessa falsariga Isabella De Monte , anche lei della direzione Pd: «I dati della Sardegna sono la migliore risposta a chi paventava una crescente sfiducia dell'elettorato di centrosinistra. Con Renzi e Pigliaru apriamo davvero una nuova stagione». Il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini si sbilancia affermando che si tratta di «un successo costruito tra la gente, nel territorio, con il vento della novità che viene dal nuovo Pd di Matteo Renzi».
Fra gli alleati del Pd, naturalmente, i toni sono sempre di grande soddisfazione ma meno trionfalistici. Nicola Fratoianni , nuovo coordinatore nazionale di Sel, sottolinea quel «sei per cento di voti che hanno consentito a Pigliaru e al centrosinistra di affermarsi nonostante il calo del Pd. Quindi il voto sardo dovrebbe dire qualcosa anche a chi oggi nel Pd ripropone le larghe intese. Diciamo a Renzi che la modalità usata finora non ci convince».
Bruno Tabacci , leader del Centro Democratico, è contento del due per cento raccolto per la coalizione: «Come in Basilicata e nel Lazio il Centro Democratico ha dato un contributo di quantità e qualità al successo del centrosinistra grazie allo splendido lavoro sul territorio. Dice Bene Renzi: i voti dei moderati valgono doppio come i gol in trasferta».
Infine Lorenzo Dellai , capogruppo alla Camera dei Popolari per l'Italia, si congratula con Pigliaru «un interprete autorevole della volontà di cambiamento della Sardegna».
Red. Pol.