- Lo spiazzo è frequentato da centinaia di automobilisti
L'area, già dalla mattina presto, è super frequentata. Peccato sia diventata una discarica a cielo aperto. E non è la prima volta che accade. Il parcheggio pubblico tra viale La Plaia e via Riva di Ponente è in condizioni pietose tra asfalto ridotto a pezzi, mura che sembra stiano per crollare e soprattutto ammassi di rifiuti buttati un po' da tutte le parti.
I RIFIUTI Centinaia le auto parcheggiate là fin dalla mattina presto. D'altronde per chi lavora nella zona del centro storico e in particolare tra il Largo, via Roma e il quartiere Marina, quella è una delle poche aree dove è possibile parcheggiare senza dover pagare. Solo che proprio tra le auto parcheggiate e la recinzione che circoscrive lo spiazzo, ci sono ammassi di rifiuti di tutti i generi. In un angolo dell'area, proprio di fronte a via Riva di Ponente (nel lato opposto quindi rispetto al lato di viale La Plaia), c'è una vera e propria discarica a cielo aperto: innanzi tutto bottiglie di vino e birra, segno che soprattutto la notte l'area è molto frequentata da giovani che si fermano in gruppo a bere e poi vanno via. Ma si possono vedere anche scatole di scarpe, barattoli di vernice, tappetini di auto, secchi di plastica e sedili di vetture. Spesso il tutto è adagiato nella vegetazione incolta che ogni giorno che passa cresce sempre di più.
MURA ED ETERNIT E non finisce qua. Perché presentano problemi anche le mura che si affacciano su via Riva di Ponente, con i tetti degli edifici che costeggiano il parcheggio che sono in eternit. Per quanto riguarda le mura, si vede a occhio nudo che si stanno sgretolando, avrebbero senza dubbio bisogno di essere ristrutturate. E anche l'asfalto che gli automobilisti sono costretti a percorrere ogni giorno per poter parcheggiare in quell'area, è pieno di buche. Entrando nello spiazzo, il cui accesso è da una piccola traversa di viale La Plaia, si nota subito che la zona è totalmente abbandonata, visto che c'è un gabbiotto, che un tempo era sicuramente la sede del guardiano, totalmente distrutto, con i vetri rotti e dunque anche pericoloso.
I parcheggi sono segnalati a malapena, con alcuni tratti dove ancora ci sono le strisce blu, segno che un tempo la sosta là era a pagamento. Ora non più.
LA DENUNCIA Non a caso è arrivata la pronta denuncia delle associazioni ambientaliste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico, che hanno sottolineato come le condizioni di quel parcheggio siano davvero disastrose e hanno già chiesto l'intervento immediato delle autorità competenti: «Dietro segnalazione di alcuni cittadini abbiamo inoltrato al Comune una richiesta di bonifica ambientale del parcheggio pubblico, all'ingresso est della città».
Le associazioni lanciano l'allarme sia per una questione di pulizia e decoro, ma soprattutto per la salute dei cittadini: «Abbiamo proposto all'amministrazione l'installazione di un sistema di video-sorveglianza per prevenire nuovi scarichi incontrollati di rifiuti», proseguono, «e permettere l'irrogazione delle previste sanzioni per i trasgressori. I cafoni devono pagare».
Piercarlo Cicero