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Ugo Cappellacci perde le elezioni regionali ma la Provincia di Cagliari, nel dato complessivo, si conferma un feudo suo e del centrodestra. Vittoria al fotofinish, per certi versi magra consolazione visto che non è servita a salvare la sua poltrona di Governatore. Anche perché, in ogni caso, vistosissimo è stato il calo rispetto a cinque anni fa: meno 13 per cento circa. Una mattanza. In calo anche il leader del centrosinistra (Francesco Pigliaru ha preso meno voti in tutta la Provincia rispetto a Renato Soru nel 2009) ma tutto sommato la coalizione ha resistito (grazie a Sel e Rossomori). E Michela Murgia non fa il botto.
HINTERLAND Secondo alcuni osservatori, proprio il successo in alcune importanti realtà dell'hinterland cagliaritano ( Capoterra , Monserrato , Assemini , Elmas , San Sperate , Settimo e Sinnai , più Selargius ma solo per una manciata di voti) ha consentito a Pigliaru di conquistare la Regione. Trexenta, Sarrabus e Gerrei hanno premiato Cappellacci, che ha vinto anche a Pula , Sestu e Quartucciu . Nel Sarcidano bene Pigliaru, trascinato dai successi personali del sindaco di Escolca e presidente della Comunità montana, Eugenio Lai, e di Tore Pala (ex primo cittadino di Isili ).
I SINDACI Cagliari, via Bottego, ore 17: nella sede elettorale di Francesco Pigliaru confluiscono portatori di voti, simpatizzanti, iscritti, portaborse e soprattutto gli amministratori. La prima analisi è di Romina Mura, sindaco di Sadali capace di conquistare un seggio in Parlamento nelle ultime politiche con il Pd: «La scelta del centrosinistra di candidare i sindaci del territorio è stata vincente. Lai di Escolca e Piscedda di Elmas , sicuri eletti, hanno ottenuto un ottimo successo personale perché hanno lavorato cercando di dare risposte a chi ha bisogni concreti».
ASSEMINI Piscedda ha pescato parecchi voti anche tra Decimomannu e Assemini , dove non è sceso in campo il partito che ha dominato le comunali di un anno fa, il Movimento Cinque stelle di Beppe Grillo e del sindaco Mario Puddu. Luciano Casula, ex primo cittadino asseminese con storica militanza nel Pci, oggi nel Pd, sorride: «I grillini hanno preferito non mettere in discussione il loro successo alle amministrative per evitare di guardare in faccia la realtà e di dimostrare a tutti quel che sono: forza politica effimera». «Il mio successo personale - interviene Valter Piscedda, sindaco di Elmas - è la vittoria di un territorio che si è sempre sentito trascurato e che adesso vuol contare qualcosa. Collaborando con le istituzioni dell'Area vasta per risolvere i problemi della viabilità e della vivibilità».
CAPOTERRA A Capoterra si saprà soltanto oggi, con il calcolo dei resti per determinare i seggi, se ci sarà rappresentante cittadino alla Regione. Due i papabili: uno del centrodestra, Christian Solinas, il più votato del Psd'Az; e l'altro del centrosinistra, Marco Espa (in lotta per un posto nel banco del Pd). «Il centrosinistra ha vinto anche in città», esulta il sindaco del Pd, Francesco Dessì, anche se alla fine i voti del centrosinistra sono in calo rispetto al 2009 e si festeggia soprattutto il crollo di Cappellacci (circa 15 per cento in meno).
SELARGIUS Il centrodestra che un anno fa aveva vinto le elezioni comunali a Selargius, stavolta è stato battuto sul filo di lana dal centrosinistra. Ma attenzione, sono due le realtà da considerare per un'analisi del voto: «Il centro storico è rimasto con Cappellacci - spiega il sindaco Gian Franco Cappai (Udc) - mentre la frazione di Su Planu ha premiato Pigliaru il cui successo è davvero risicato». Nella quinta città della Sardegna fa scalpore il tonfo di Mariano Contu, ex assessore regionale e capolista di Forza Italia, escluso dal nuovo Parlamento sardo. Non è andato troppo bene neanche l'assessore Fabrizio Canetto (Riformatori).
MONSERRATO A Monserrato ha vinto Pigliaru ma il centrosinistra ha perso 3-4 punti rispetto al 2009, è crollato Cappellacci (meno 13 per cento) e ha ottenuto un buon riscontro Michela Murgia (Sardegna Possibile con il 15 per cento circa dei voti). «La scrittrice - commenta il sindaco del Pd, Gianni Argiolas - aveva indicato come eventuale assessore ai Lavori pubblici un ingegnere monserratino, Diego Portas, e questo annuncio ha spostato molti voti in città. Non dimentichiamo che Portas è il rampollo di una famiglia da sempre impegnata in politica, vicina alla vecchia Dc e oggi al centrosinistra, al quale Portas ha sottratto inevitabilmente voti». Argiolas è preoccupato da un altro dato: «L'altissimo astensionismo: ha votato il 47 per cento dei nostri concittadini. Siamo chiamati a una riflessione».
L'INTERNO La Trexenta ha visto in campo nomi forti come il sindaco di Mandas Umberto Oppus (che potrebbe entrare in Consiglio con l'Udc) e l'ex sindaco di Selegas Sergio Pisano (Riformatori): sono loro ad aver tirato la volata per il successo di Cappellacci nella zona. L'ex Governatore del centrodestra ha perso comunque qualche punto in quasi tutti i paesi, ad eccezione di Mandas (più 13 per cento).
LA COSTA Anche il Sarrabus ha premiato Ugo Cappellacci. Secondo il sindaco di Villasimius , Tore Sanna (Pd), lo schieramento che appoggiava Pigliaru «è stato penalizzato dalle candidature di sette esponenti della zona nel centrodestra. La vittoria del professore è la migliore notizia possibile per una zona che deve puntare sull'ambiente e deve ottenere risposte concrete dal Palazzo dopo cinque anni di disinteresse e dispregio delle regole». Secondo Eugenio Murgioni (ex sindaco di Castiadas e oggi nei Fratelli d'Italia), «il Sarrabus condivideva le idee di Cappellacci su Piano paesistico da rivedere e su Zona franca. Ci aspettano anni bui».
Fa scalpore il caso Teulada : hanno votato solo 632 elettori su 3657 aventi diritto. Astensione record per protesta contro l'espulsione dalla fiscalità di vantaggio concessa ai vicini paesi del Sulcis.
Paolo Carta