Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: premiato il nostro lavoro

Fonte: L'Unione Sarda
18 febbraio 2014

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Cagliari al voto promuove i partiti del centrosinistra e spinge Francesco Pigliaru alla presidenza della Regione. Ma pesa l'astensionismo: 73.254 votanti su 135.284 iscritti, affluenza del 54,15 per cento (441 schede bianche, 1699 nulle, 54 contestate). La giornata dello spoglio è un'interminabile attesa: alla fine il verdetto premia Pd (22,19 per cento) e Sel (8,45) ma - se si potesse proporre una comparazione con le elezioni comunali del 2011 - anche Forza Italia, che ha ottenuto il 21,24 per cento, contro il 16,43 delle ultime amministrative quando ancora si chiamava Pdl. Gli altri partiti ottengono percentuali minori: 5,09 l'Udc, 4,85 i Riformatori; 4,14 i Rossomori, 3,79 il Psd'Az; 2,97 Fratelli d'Italia centodestra nazionale e 2,76 Comunidades.
ZEDDA Alle 17,17 il sindaco Massimo Zedda abbraccia il nuovo presidente della Regione Pigliaru nel quartier generale di via Bottego: numero ricorrente, il 17. Il 17 gennaio alle 17 alla Fiera, Pigliaru ha dato inizio alla campagna elettorale e ieri, 17 febbraio, ha vinto la sfida con il presidente uscente Cappellacci. Zedda valuta il voto regionale in proiezione cittadina: «La risposta migliore a chi diceva che il mio partito, Sel, sarebbe stato ridimensionato. Invece siamo cresciuti e si è manifestato con convincente chiarezza l'apprezzamento per la nostra azione di governo». Per la prima volta un sindaco di centrosinistra dialogherà con un presidente di Regione di centrosinistra. Zedda valuta le implicazioni: «La condivisione di un'identica visione politica non potrà che portare benefici per Cagliari. Penso al tempo perso con la Regione per il battesimo dell'Area metropolitana e ai fondi bloccati per dare impulso a tanti nostri progetti, non ultimo il piano di risanamento del quartiere di Sant'Elia».
FARRIS Nonostante la sconfitta a livello regionale, per Giuseppe Farris - capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale - i numeri non sono negativi: «La nostra lista ha preso più del 20 per cento dei voti». E candidati come Alessandra Zedda, Edoardo Tocco e Stefano Tunis , che a Cagliari hanno raccolto un bottino di circa duemila voti a testa, sono andati benissimo. «Se si confrontano i loro numeri con i primi del Pd, ci sia accorge di un netto distacco». Questo secondo Farris prova «la grande competitività della lista e il radicamento di Forza Italia nella società, nella nostra città, frutto dell'opposizione in Consiglio municipale». Sinistra ecologia e libertà a Cagliari ha superato l'8 per cento. «Ma pensare che questa sia una promozione della Giunta Zedda significa non capire la maturità degli elettori», spieda Farris. «Nel 2006 Prodi vinse le Politiche e a pochi mesi di distanza Floris venne confermato sindaco a larga maggioranza. I cittadini sanno distinguere le competizioni».
MARRAS Il vicesindaco Luisa Anna Marras, assessore ai Lavori pubblici, legge nel successo del centrosinistra in città il «premio a quanto sta realizzando l'amministrazione e il segno che i cittadini-elettori sanno comprendere quanto di buono fa la Giunta».
SERRA Renato Serra, consigliere comunale dell'Udc e componente della segreteria cittadina del partito, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante la flessione dei consensi (dal 9,2 delle Comunali al 5 delle Regionali) del partito. «Abbiamo tenuto», dice, «ma scontiamo un dettaglio importante: c'erano pochi candidati cagliaritani in lista. L'uomo più forte, Giorgio Oppi , ha il suo bacino principale nell'Iglesiente, e Umberto Oppus , altro supervotato nell'Udc, in Trexenta». Poi una considerazione sul voto disgiunto: «Così come nel 2011 aveva decretato la sconfitta di Fantola, è stato artefice della vittoria di Pigliaru. Certo, se ci fossimo basati sull'operato di Zedda, avremmo vinto a mani basse. Ma ora abbiamo votato per il Governatore, che è stato penalizzato dalla crisi economica generale».
CARTA Davide Carta, capogruppo del Pd in Consiglio, pensa ai riflessi nell'azione della maggioranbza che sostiene il sindaco Zedda: «Il consenso non arriva mai a caso, e la città, con il successo attribuito al centrosinistra, ha voluto riconoscere il buon lavoro svolto finora». Il Pd elegge sei consiglieri. Nella sede del partito, Marco Meloni segue l'evolversi dello scrutinio e annuncia: «Dovrebbero entrare i nostri candidati Piscedda, Comandini, Moriconi, Cozzolino e Ruggeri , mentre sono in ballottaggio Espa e Diana ».
SCHIRRU Anche Forza Italia fa i calcoli delle preferenze per anticipare i nomi degli eletti. Stefano Schirru, candidato e coordinatore cittadino del partito, non sa ancora se il terzo eletto sarà lui: «Sono già dentro Zedda e Tocco, io sono in bilico, aspetto gli ultimi dati». Riconosce il cappaò: «Il centrosinistra ha vinto perché il centrodestra si è presentato diviso. Uniti si vince, divisi ci si espone alla sconfitta». Allude alla scelta fatta da Mauro Pili : «Se fosse rimasto con noi staremo qui a raccontarci un altro esito». Esclude un legame tra la vittoria di Pigliaru e, di riflesso, un consenso all'amministrazione Zedda: «Contesti diversi, privi di contatto. Ma credo che il partito, se si fosse concentrato maggiormente sui problemi locali piuttosto che su quelle esclusivamente nazionali, avrebbe ottenuto un risultato migliore».
MASCIA Il capogruppo di Sel in Consiglio comunale Sergio Mascia non è del tutto sorpreso del successo ottenuto dal partito: «Sapevo che i nostri elettori sono estremamente severi nei giudizi e pretendono sempre e comunque serietà e coerenza dagli eletti. La crescita di Sel alle urne, pur in una competizione regionale che ci vedeva in campo per la prima volta dopo il battesimo alle comunali, è una conferma e un riconoscimento». Francesco Agus , 30 anni, ex coordinatore provinciale del partito è il più votato in città di Sel: 1317 voti. «Entrerà in Consiglio», annuncia Mascia.
SECCHI Il capogruppo di Sardegna Pulita in Consiglio comunale Ferdinando Secchi vede nel voto a Pigliaru un tributo ideale e politico alla Giunta cittadina: «Un successo corale che accentuerà lo slancio all'azione amministrativa».
LOBINA I Rossomori hanno raggiunto quota 4,14 per cento. Enrico Lobina, presidente del gruppo a palazzo Bacaredda: «Ora la maggioranza può affrontare con maggior forza gli impegni che l'aspettano». Antioco Floris , docente di cinema, televisione e nuovi media all'Università ha ottenuto 149 voti con la lista Gentes di Michela Murgia. «L'esito complessivo è stato al di sotto delle aspettative», spiega. «Certo, il poco tempo a disposizione ha influito perché la nostra proposta venisse compresa». In città la lista non ha sfondato: «Speravamo tutti quanti in una rappresentanza in Consiglio per poter poi incidere sulle scelte». L'azione futura: «Faremo decantare la fatica accumulata in queste settimane, poi ci sarà da discutere e capire. Le sfide per affermare la buona politica non mancheranno».
Pietro Picciau