Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Piano portuale è nullo

Fonte: L'Unione Sarda
11 febbraio 2014

 

Decisione choc: valutazione ambientale da rifare - Il Capo dello Stato accoglie il ricorso di alcune società private

 


Il Piano regolatore del porto di Cagliari è nullo. E deve essere riapprovato dopo una nuova valutazione ambientale strategica (Vas). È questa la clamorosa decisione presa direttamente dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano cui si era rivolto, con lo strumento del ricorso straordinario, l'avvocato Efisio Busio in rappresentanza di alcune società portuali e di un privato cittadino residente a Su Siccu.
La decisione risale al 26 novembre 2013 ma per una serie di incredibili contrattempi è stata notificata solo nei giorni scorsi al legale che aveva impugnato il Piano regolatore, approvato il 15 settembre del 2010 dalla giunta regionale con la delibera numero 32/78.
IL CONSIGLIO DI STATO Il verdetto del Presidente della Repubblica si basa sul parere fornito dalla prima sezione del Consiglio di Stato, riunitasi il 23 marzo di un anno fa per esaminare la complessa questione. Nel ritenere il ricorso fondato, i giudici amministrativi spiegano che - come sostenuto dai ricorrenti - «il piano doveva essere assoggettato» alla valutazione ambientale strategica, cioè «il procedimento con il quale vengono individuati gli effetti sull'ambiente di un progetto».
L'ITER Sin qui niente da dire: il progetto era stato mandato in Regione e aveva regolarmente ottenuto la Vas positiva. Il problema è nato quando sul Piano si è pronunciato il Consiglio superiore dei lavori pubblici, che l'aveva rimandato indietro indicando una serie di modifiche. La Regione si era adeguata, senza però rifare la valutazione ambientale strategica come invece avrebbe dovuto, visto che il progetto originario era stato aggiustato e modificato.
NUOVA VALUTAZIONE Scrive il Consiglio di Stato sul punto: «Non può ritenersi in modo apodittico, come sostiene il Ministero, che le raccomandazioni contenute nel parere del Consiglio superiore non possano in alcun modo incidere sulla Vas. Ciò potrebbe essere ma deve essere oggetto di una concreta e motivata valutazione dell'organo competente alla valutazione ambientale». Ecco perché - concludono i giudici - «il ricorso deve essere accolto dovendosi effettuare tale rinnovazione procedimentale».
EFFETTI DIROMPENTI Cosa significa in concreto? «Che il piano regolatore del porto è stato annullato - spiega l'avvocato Busio -, e a questo punto nessun provvedimento amministrativo si può basare sulle sue prescrizioni». Resta da capire cosa sarà di tutti gli atti compiuti in questi tre anni dall'Autorità portuale in applicazione di un piano che non esiste più. Insomma, gli effetti potrebbero essere dirompenti.
Massimo Ledda