In centinaia nelle strade di Marina e Stampace - I giovanissimi in via Dettori, più adulti nelle scalette Santa Chiara
Giovani e adulti, famiglie con bambini piccoli, gruppi di ragazzi, coppie di signori anziani sedute nei tavolini. I due quartieri più importanti della movida cagliaritana, Marina e Stampace, non si fermano mai. Neanche in inverno. Ieri rispetto alla settimana precedente c'era anche un clima migliore (a mezzanotte più di 10 gradi), e questo ha invogliato tanta gente ad affollare le strade dei due rioni.
STAMPACE Dalle 23 alle 2 piazza Yenne e le scalette Santa Chiara sono tra le zone più frequentate della città. Difficile, però, trovare giovanissimi. Ci sono soprattutto dai trentenni in su, che riempiono i locali della zona. Qualcuno, che non trova posto all'interno dei gazebo e dei locali, sta in piedi a consumare il suo drink, ma l'atmosfera è più quella di un salotto che di una movida. Il rumore c'è, ci sono centinaia di persone. Ma senza eccessi particolari, e i turisti sembrano apprezzare. Tanti i venditori ambulanti, tutti stranieri, che stanno nella piazza e vendono di tutto: dall'abbigliamento agli accessori, fino agli ombrelli, visto che dopo mezzanotte è iniziata a cadere qualche goccia.
LA MARINA Alle 23,30 sono proprio la maggior parte di ristoranti e locali in generale a invogliare la gente a rimanere fuori: i tavolini infatti sono ancora fuori, non sono ancora stati tolti come invece vorrebbero i residenti. Ed è un via vai di gente che entra ed esce, magari anche solo per fumarsi una sigaretta. Una scusa per scambiare quattro chiacchiere in strada con chi non si conosce, fare amicizia, stringere rapporti. Difficile, però, che qualcuno alzi la voce. Chi sta dentro i locali ed esce fuori solo per qualche minuto solitamente non disturba. Parla a voce bassa, non è ubriaco, non disturba né i passanti, né tanto meno gli abitanti.
I MARKET In più di una via della Marina, tuttavia, ci sono dei negozietti che all'una di notte sono ancora aperti e che vengono fondamentalmente alcolici. Facile trovare i ragazzini dentro che acquistano a basso prezzo prodotti di bassa qualità. I giovanissimi, che non hanno le stesse possibilità economiche di chi ha qualche anno in più, acquistano super alcolici e rimangono in strada. A tarda notte, a furia di bere, si ubriacano e fanno chiasso, oltre a a essere molesti con i passanti.
LE VIE PIÙ FREQUENTATE Da mezzanotte in avanti sono tre le zone della Marina più popolate: piazza Santo Sepolcro, via Dettori e piazza Sant'Eulalia. Il target è ben diverso. In piazza Santo Sepolcro ci sono soprattutto ragazzi stranieri, studenti o turisti, molti dei quali alloggiano all'Hostel Marina. Via Dettori è invece il regno dei giovani che approfittano di alcuni locali della via per prendere da bere e consumare in strada. Intorno a mezzanotte e mezzo sono almeno cinquanta, senza contare quelli dentro le attività. Piazza Sant'Eulalia è invece occupata da gruppetti di ragazzini che preferiscono magari portarsi le bevande e bere lì, nelle scalette, fra loro.
All'una quasi tutti i locali hanno rimesso dentro i tavolini, alcuni addirittura chiudono. Piazzetta Savoia è silenziosa, non c'è molta gente e le persone presenti sono tranquille. Il quartiere, va detto, la notte è diviso in due: da una parte il “salotto”, con gli adulti che tranquillamente si godono la serata dentro i locali, o al massimo si limitano a bersi un bicchiere di vino fuori, senza fare troppo rumore. Dall'altra i giovanissimi, molti dei quali girano per le strade con bottiglie di birra o, peggio ancora, di super alcolici. Si ubriacano, fanno chiasso e sono molesti. Con la conseguente rabbia di chi là ci vive e vorrebbe dormire.
Piercarlo Cicero
Il comitato incontra
il Prefetto
“Rumore no grazie”
Un “tavolo” di confronto con tutti i protagonisti interessati per cercare soluzioni adeguate che portino al rispetto della normativa in vigore e dei livelli di rumore massimi ammessi.
Lo ha annunciato il Prefetto Alessio Giuffrida ai residenti del comitato “Rumore no grazie”, in un incontro avvenuto a seguito della “lettera aperta” che gli è stata recapitata i giorni scorsi proprio per richiamare la sua attenzione sullo stato di grave disagio in cui, dicono dal comitato, «versano i quartieri del centro storico a causa dell'inquinamento ambientale da forte rumore notturno e del crescente fenomeno di casi di micro criminalità».
All'incontro, che si è svolto in Prefettura, erano presenti anche i rappresentanti di Carabinieri, Guardia di Finanza e Questura. «Il Comitato», fa sapere Marco Marini, presidente di “Rumore no grazie”, «ha illustrato al Prefetto e ai rappresentanti delle forze dell'ordine le cause del malessere ambientale che colpisce soprattutto bambini, anziani e tutti gli abitanti che ogni notte vedono il loro riposo sempre disturbato soprattutto nei fine settimana». Un confronto schietto: «È emerso», fanno ancora sapere dal comitato, «che l'impressione di aumento del degrado e dei disagi, che continuiamo a denunciare quasi quotidianamente, è confermata dall'aumento delle chiamate notturne per richiesta di intervento alle forze dell'ordine da parte di residenti esasperati». (p.c.c.)