Teatro lirico
Acque di nuovo agitate al Teatro lirico. Oggi alle 11 si riunisce il Consiglio di amministrazione della Fondazione per esaminare un unico punto all'ordine del giorno: la firma del contratto e le deleghe al sovrintendente.
A due settimane dalla nomina, Mauro Meli non ha ancora ricevuto il mandato necessario per svolgere in pieno la sua attività organizzativa che prevede, tra le altre cose, la possibilità di sottoscrivere eventuali rapporti con le banche, perfezionare assunzioni del personale dell'orchestra e del coro, firmare i mandati di pagamento e i contratti con gli artisti impegnati nelle rappresentazioni delle opere.
Atti urgenti, sottolineati dal Consiglio di amministrazione, sono le nomine (che spettano al sovrintendente) dei direttori artistico e amministrativo. Figure determinanti per il buon funzionamento del Teatro.
Meli, poi, non ha ancora affrontato e chiuso il discorso del contratto che lo lega al Teatro. Dopo la nomina a sovrintendente, il Consiglio di amministrazione lo aveva invitato (in assenza di una convocazione che avrebbe dovuto fare il presidente, il sindaco Massimo Zedda) a iniziare subito la sua attività. Ancora, però, Meli non ha firmato il contratto da sovrintendente e non ha ottenuto le deleghe per poter svolgere in pieno la sua complessa attività organizzativa del Teatro. Attività attesa dal Consiglio di amministrazione ma invocata soprattutto dal personale del Teatro.