Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arrivano gli americani

Fonte: L'Unione Sarda
7 febbraio 2014

Verifica sul bilancio, si tratta sul S.Elia - Cagliari: nuovo incontro a Miami fra Cellino e il compratore

 

L'aria frizzante di Miami rende elettrico il presidente. Incontri, telefonate, sms tutto cuore e altri meno morbidi, una rabbia - furia, a tratti - contro tutto e tutti, ora che ci avviciniamo a un anniversario triste, quello del suo arresto per l'affare stadio. Massimo Cellino non sa disegnarsi addosso un'uscita di scena normale e allora gioca su più tavoli, fra l'Inghilterra e la Sardegna, scegliendo gli Stati Uniti per decidere a chi passare la mano. E lo stadio, questa volta il Sant'Elia, resta al centro del confronto sulla cessione del Cagliari e perché no, anche della storia recente di Cellino. Perché il compratore americano, una delle società della General Electric, la multinazionale statunitense della tecnologia e dei servizi (prima prima compagnia al mondo per vendite, profitti e valore di mercato, secondo Forbes ), è leader negli Stati Uniti nella realizzazione di stadi di ultima generazione per il calcio. Con una voglia matta di espandersi in Italia, uno dei Paesi dove il calcio è religione, partendo dalla realizzazione del nuovo Sant'Elia sulle macerie del vecchio.
Avevamo parlato di sorpasso, possibile ma difficilmente ipotizzabile visto lo spessore del “concorrente”, la Qatar Foundation, e invece sembra che nei progetti di Cellino la pista americana sia quella scelta per passare la mano. Seppure la cessione della società vivrà sicuramente ulteriori colpi di scena.
LO STADIO Una settimana fa, i due emissari del gruppo americano si presentano in viale La Playa ed espongono il loro progetto. Nelle scorse settimane, prima di avvicinarsi al calcio giocato, lo stesso gruppo aveva fatto arrivare al Comune di Cagliari una manifestazione di interesse per partecipare alla gara pubblica legata alla ricostruzione del Sant'Elia. Dal Comune, non ufficialmente, arrivano conferme di una decina di manifestazioni di interesse arrivate per lo stadio, una in particolare sarebbe riconducibile a un gruppo americano. Da dove sono state chieste precise garanzie sulla possibilità, tramite una gara pubblica, di poter mettere le mani - metaforicamente - sul Sant'Elia. Visti i precedenti e lo scenario attuale, una richiesta assolutamente plausibile. Nessun progetto è ancora arrivato in via Roma, ma tutti dovranno avere le stesse caratteristiche: il nuovo stadio - in sintesi - sarà un impianto per lo sport, ma senza centri commerciali e unità abitative nelle immediate vicinanze.
LE TRATTATIVE Cellino ha nuovamente incontrato ieri a Miami gli imprenditori con i quali tratta il passaggio della maggioranza delle azioni. Nei prossimi giorni, uno o più professionisti (italiani) saranno in viale La Playa per controllare il bilancio del Cagliari, informalmente giudicato «esemplare» dal probabile compratore. La strada che stava portando il Cagliari nelle mani della Qatar Foundation sembra sbarrata dallo stesso Cellino: «I miei interlocutori aspettano il via libera del Comune, poi potremo chiudere la trattativa», ha detto ieri sera il presidente. Lunedì Cellino sarà a Londra: «In Sardegna non voglio rientrare mai più». Difficile credergli.
Enrico Pilia