Rassegna Stampa

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Fratelli d'Italia: "Zedda, su Tuvixeddu cittadini cornuti e mazziati"

Fonte: web Castedduonline.it
7 febbraio 2014

 


Attacco al sindaco: a Tuvixeddu non solo non si costruisce e regna l'incuria-immondezzaio, ma perchè il parco archeologico sempre sbandierato è ancora lontano dall'apertura?


Autore: Jacopo Norfo il 06/02/2014 12:21

 

 

 


"Tuvixeddu, situazione ergognosa". Non usa mezzi termini Fratelli d'Italia, che attacca il sindaco Zedda sul parco annunciato e mai aperto nella necropoli: "Cittadini vessati cornuti e mazziati – dice Salvatore Deidda- la Regione deve pagare e ancora oggi non c’è nessun parco archeologico e il sito è abbandonato all’incuria. 

La vicenda di Tuvixeddu è doppiamente grottesca e a farne le spese ancora una volta sono i cittadini e la comunità cagliaritana e sarda. Non solo la Regione Sardegna è stata condannata a pagare 70 milioni all’Imprenditore Cualbu ma ad oggi è ben lontana l’apertura del parco archeologico che avrebbe dovuto dare lustro all’importante necropoli punica.

Il furore ideologico della sinistra ha poi bloccato tutto senza offrire alternative credibili. Non c’è stato modo di trovare un accordo e non è stato neanche portato avanti un progetto alternativo. Tuvixeddu, come denunciato più volte in questi mesi, è abbandonato a se stesso ed è tornato ad essere un luogo di desolazione. Cancelli sbarrati e aperti solamente per una passarella di pochi minuti durante Monumenti Aperti. L’Amministrazione Comunale di centrosinistra promette, garantisce, annunzia ma in quasi tre anni non è cambiato niente e critica rimane anche la viabilità stradale di Via Is Maglias – Via Castelli.

Il candidato del Centrosinistra Pigliaru, allora componente della Giunta di CentroSinistra e l’Attuale Sindaco Massimo Zedda, perché non parlano della vicenda? Tuvixeddu costituisce e costituirebbe un fiore all’occhiello per Cagliari e la Sardegna.  Occorre però buon senso, non demonizzare il privato che, al contrario, può essere un importante partner della pubblica amministrazione (nel Progetto Coimpresa il Parco Archeologico era di circa 12 ettari) e lasciare l’ideologia da una parte. Perché l’interesse primario è il benessere della Comunità. In questa vicenda, invece, il centrosinistra ha reso i cittadini cornuti e mazziati".