Tour in centro tra insidie e automobilisti indisciplinati - Tempi duri per chi si avventura nelle sei piste ciclabili cittadine
Non è ancora una città per ciclisti, ma vanta sei piste per chi ama muoversi sui pedali. L'ultimo tratto è stato inaugurato nei giorni scorsi tra il liceo Alberti a Su Siccu. Poco meno di cinquecento metri che vanno ad aggiungersi ai circa dieci chilometri già presenti nel centro urbano e a Molentargius.
LE PISTE CICLABILI In città le piste ciclabili si snodano tra via Dante, Paoli, Sonnino, Su Siccu, via dei Conversi e canale Terramaini. «A parte alcuni tratti relativamente sicuri, ci sono molte insidie e pericoli», dice Davide Manca, cicloamatore di 25 anni che ieri mattina ha fatto un tour in bici nel centro cittadino. «Ci sono i soliti ostacoli - aggiunge - auto parcheggiate sulle piste, persone che passeggiano, apertura improvvisa di sportelli, presenza di donne con passeggini. Ma i problemi maggiori si riscontrano quando la pista finisce e bisogna fare i conti con il traffico».
MOBILITÀ SOSTENIBILE Il capoluogo non è un paradiso per i ciclisti. Sul fronte della cosiddetta mobilità sostenibile non può certo competere con Amsterdam o Berlino. Chi viaggia in bicicletta deve inoltre fare i conti con la maleducazione degli automobilisti, certificata nei giorni scorsi anche dallo studio commissionato da una società di assicurazioni. Insomma, ostacoli, insidie e pericoli non mancano. Ma c'è chi ogni giorno combatte una battaglia nel nome della mobilità sostenibile. «Per noi la bicicletta è un mezzo di trasporto - dice Virgilio Scanu, presidente di Città Ciclabile - le piste ciclabili devono essere funzionali all'intermodalità. Solo in questo modo si avrà una mobilità sostenibile. Noi combattiamo da anni e continueremo a farlo».
L'ITINERARIO Andrea Olla, presidente dell'associazione Bici in città e pioniere delle piste ciclabili nei giorni scorsi ha effettuato numerosi test su un circuito misto di quasi dieci chilometri. «È lo stesso tracciato - dice - di cui si è scritto su L'Unione Sarda. In auto nell'ora di punta si impiegano 25 minuti. Noi abbiamo impiegato tempi inferiori, ma in bicicletta».
Francesco Pintore