In scena a Cagliari

Per cominciare veloci, “Oberdura instinto” di Luis Corallini. E “Adiòs Nonino” di Astor Piazzolla e “Malandraca” di Osvaldo Pugliese e via così, in un crescendo di titoli noti, e molto amati dal pubblico (competente, in larga maggioranza) che è accorso al Massimo di Cagliari per “Pasiones Tango y Musical”. Spettacolo - andato in scena lo scorso fine settimana - che immette nelle atmosfere classiche di un ballo che incuriosisce anche chi non lo conosce qualche sprazzo contemporaneo. «L'Argentina non è più quella dei tempi antichi», dichiara Adrian Aragon, coreografo e regista, protagonista assieme a Erica Deaglio dello show.
«Le nuove generazioni hanno meno dedizione per questo aspetto importante delle nostre tradizioni ma in molti sono attratti da una forma d'arte fatta di passione e armonia». E sintonia e contrapposizione, concentrazione e guizzi creativi. Sono brevissime le storie raccontate dai corpi in due o tre minuti, a seconda della durata dei brani. E dentro c'è tutto, amore e gelosia, incontri e abbandoni. Ma non è affatto triste, il tango, è solo intenso. Le sei coppie di ballerini passano dalla milonga al vals alla chacarera in un vorticoso susseguirsi di ganchos, barridas, voleos. In un continuo mutare di atmosfere e sonorità, si trovano, in felpe e berretti, a calciare una lattina come fosse un pallone ma appena sentono le prime note di “Gallo Ciego” indossano di nuovo vestiti di raso svolazzante. Sul palco appaiono scene meno canoniche, con le figure dei cartoneros e delle gang giovanili o delle cocottes di pochi veli abbigliate. Ma siamo in territorio romantico, perciò a un certo punto è il momento di una serenata, cantata con bella voce tenorile da Adrian Aragon accompagnato dai suoi sodali. In questo caso, c'è una chitarra nelle mani dello spasimante ma lo strumento principe del tango è il bandoneon: inventato, ironia delle cose, da un fisarmonicista tedesco per l'esecuzione di composizione sacre.
“Pasiones” è approdato per il Circuito Regionale Danza Sardegna in collaborazione con i maestri di Tangosardinia, Roberto Meloni e Valentina Orrù, e quelli di Areatango, Pino Perria e Roberta Marcialis. Tra poesia e tecnica.
Alessandra Menesini