Mozione del centrosinistra in consiglio comunale: è guerra al lavoro nero in città
Autore: Federica Lai il 05/02/2014 11:56
A Cagliari parte la lotta al lavoro in nero. In Comune il centrosinistra presenta una mozione per l’introduzione di “clausole sociali nelle concessioni operate dall’amministrazione, e per il lancio di una campagna informativa contro il lavoro nero”. E il dibattito viene allargato anche sui social network con #NoLavoroNero.
In prima linea Giovanni Dore, Sardegna Pulita, e Enrico Lobina, Federazione della Sinistra. “Vogliamo eliminare l’uso di manodopera in condizioni illegali da parte di titolari di concessioni comunali – spiegano - L’amministrazione deve stare dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori onesti. Siamo, tuttavia, ragionevolmente convinti che manodopera sotto pagata e sfruttata venga utilizzata nel contesto cagliaritano”.
Nel novembre del 2011 è stata firmata una convenzione tra vari enti locali, centrali cooperative e sindacati al fine di impedire l’uso di lavoro nero negli appalti. La convenzione è stata fatta propria dal Comune di Cagliari con una deliberazione del settembre del 2012. “Vogliamo riprendere lo spirito ed i contenuti di quella deliberazione ed allargarli alle concessioni. Riteniamo, quindi, opportuno prevedere un sistema di sanzioni per i soggetti beneficiari di concessioni demaniali, concessioni per l’utilizzo di suolo pubblico o concessioni di altro tipo che non osservino le norme relative al loro rapporto con i dipendenti. La crisi costringe a ripensare il nostro modello di sviluppo, che deve ripartire dalla lotta dell’amministrazione e dei lavoratori per condizioni di lavoro decenti. Cagliari deve diventare la capitale del lavoro dignitoso, assicurato, che garantisca un futuro. Vogliamo favorire tutti gli imprenditori onesti che assicurano e rispettano il diritto ad un salario equo, alla maternità, alle ferie”.
In sostanza la mozione impegna il Comune ad “attribuire una specifica competenza a una struttura dell’amministrazione per un controllo immediato, e poi periodico, del rispetto delle norme sulla tutela dei rapporti e delle condizioni di lavoro da parte dei concessionari di servizi e beni comunali. A dare pubblicità e informazione specifica ai lavoratori dipendenti delle concessioni in questione, con una campagna comunicativa, della volontà regolarizzatrice dell’amministrazione; a disporre la revoca delle concessioni nei casi di abituale violazione delle disposizioni sulla tutela dei lavoratori. Una volta compiuto questo passaggio ne seguiranno altri. Si apra un dibattito in città, e si agisca”. La mozione è stata sottoscritta anche da Davide Carta, capogruppo del PD, e da Sergio Mascia, capogruppo di Sel.