La denuncia di Giuseppe Farris di Forza Italia: un debito di bilancio "per la negligenza di chi tiene le pratiche chiuse nel cassetto"
Autore: Federica Lai il 05/02/2014 01:53
Un debito fuori bilancio di quasi 640 mila euro. A tanto ammonta la somma che il Comune di Cagliari deve pagare a favore dell’Impresa Costruzioni C.a.p. spa, che aveva fatto causa all’amministrazione per dei lavori eseguiti al Teatro Lirico. La sentenza è stata depositata il 26 marzo scorso, e notificata dalla controparte il 12 luglio. Solo ora, undici mesi dopo, il Comune avvia la procedura di pagamento senza il riconoscimento del debito da parte del Consiglio comunale, vista l’urgenza di estinguere il debito.
“Siamo arrivati a un livello di negligenza e superficialità nella trattazione delle pratiche, straordinariamente significativo – denuncia Giuseppe Farris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale - Gli uffici tengono le pratiche chiuse in un cassetto, con la conseguenza che ora ci ritroviamo a dover pagare cifre consistenti di interessi. Un amministratore diligente avrebbe dovuto impugnare la sentenza o pagare nei termini, invece in questo caso dopo undici mesi il debito non è stato ancora estinto”.
Il concetto viene ribadito nel parere dei revisori dei conti, messo nero su bianco su un documento datato 4 febbraio 2014. “Atteso che la sentenza non è stata impugnata – si legge – il servizio Lavori pubblici avrebbe dovuto immediatamente predisporre la determina di liquidazione. Ipotizziamo che l’amministrazione fosse riuscita a pagare le somme entro il 30 aprile, dopo oltre trenta giorni dal deposito della sentenza: l’ente avrebbe risparmiato 10 mila e 720 euro. Per ogni giorno che passa l’amministrazione comunale spende 52 euro al giorno di interessi privi di alcuna utilità. Per quanto riguarda la cifra complessiva, che si sarebbe potuta risparmiare, si evidenzia che potrebbe essere ancora maggiore poiché gli interessi da corrispondere sono stati calcolati fino al 20 novembre 2013, quindi il Comune potrebbe dover versare maggiori interessi, che ad oggi ammontano ad ulteriori 3.994 mila euro. Si raccomanda che l’ufficio competente trasmetta gli atti alla Corte dei Conti”.